
Torna sulla questione delle concessioni balneari solo perché “all’interrogazione di Gasparri ha risposto il ministro Franceschini che ha detto che con il prossimo DPCM noi sindaci non avremo più dubbi sulla proroga. Lo stiamo aspettando”. Lo dice il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi che non indietreggia di un millimetro sui suoi passi e aggiunge: “Un ministro che vuole aggirare la legge dovrebbe fare altre cose nella vita”.
Nizzi in teleconferenza con i giornalisti mostra un raccoglitore gonfio di carte. “Sono tutte sentenze nel merito ma l’ultima è tombale. Eppure qualcuno di ‘mondo balneare’ non l’aveva letta per via del Coronavirus”.
È l’esito del ricorso al Tar di Venezia n.218 del 20 marzo 2020 che “ha disapplicato l’estensione a 15 anni dando la vittoria allo Stato contro un club di vela del Veneto. Questa è la realtà – incalza il sindaco -. A me fa rabbia leggere che io sarei il nemico della mia comunità e che lavoro contro le imprese dei miei concittadini ma non si rendono contro che i veri nemici sono coloro che prendono in giro gli impresari dicendogli che ci sono politici amici che risolveranno la questione accordando la proroga. Sono bugie”.
Per il sindaco l’estensione di altri 15 anni sarebbe possibile solo a due condizioni: “O la Comunità Europea azzera o modifica l’articolo 12 della legge Bolkestein oppure l’Italia esce dall’Europa. Altre strade non ce n’è, e non ce ne potranno essere in futuro”.
E la Regione?: “Ha sbagliato a uscire con quella nota – dice Nizzi -. E si faccia attenzione. Quello è un semplice parere firmato dal dirigente e non ha alcun valore giuridico. Se fosse stata una legge avrebbe dovuto essere conforme alle norme comunitarie e non saremmo qui a discutere ma finché stiamo in Europa le leggi nazionali sono subordinate. Punto e basta”.
Per il primo cittadino la legge è legge e non la si può ignorare solo perché non ci piace. “La Bolkestein dice da anni che il 31 dicembre del 2020 scadranno le concessioni e tutti avranno la possibilità di partecipare ai nuovi bandi di assegnazione”.
Nizzi sfata anche il mito secondo cui fantomatiche multinazionali piene di soldi piomberebbero sui litorali della Sardegna “per assicurarsi venti metri di spiagge per piazzare sdraio e ombrelloni? Ma cerchiamo di essere seri. La trovo una possibilità assurda. Fino a oggi le concessioni sono state assegnate ai primi che si sono presentati ma dal prossimo anno tutti avranno la stessa possibilità. E vinca il migliore”.