
Dopo una settimana di polemiche, specie sui social (“una signora mi ha definito un C*** perché non saprei cosa fare”), il sindaco di Olbia Settimo Nizzi affronta cittadini e commercianti sul tema della pista ciclabile
“Sono venuto qui a ragionare con voi per capire cosa volete fare soprattutto in viale Aldo Moro – ha detto il sindaco -. Oggi iniziamo a vedere come funziona la cosa. Ci saranno momenti per aggiustare le cose”.
Al dibattito pubblico diversi cittadini hanno detto la loro e rivolto domande al sindaco. “Facendo la pista ciclabile dove parcheggeremo le auto?” Ha chiesto una signora interpretando il timore dei commercianti che proprio sulla mancanza di parcheggi hanno inviato una lettera all’amministrazione.
Nizzi ha tranquillizzato gli esercenti garantendo loro la presenza di parcheggi nelle traverse come via Peruzzi.
“Noi titolari di attività veniamo da tre mesi di inferno durante l’emergenza virus – ha detto il proprietario di due attività di viale Aldo Moro -. Non siamo contrari alla realizzazione della pista. La mancanza di parcheggi si traduce per noi in una diminuzione di volume d’affari. Oltre 100 esercenti sono preoccupati. È possibile procrastinare il progetto dopo l’estate?”
“I parcheggi ci saranno a pochi metri dal punto in cui sono ora – ha risposto Nizzi -. E mi riferisco alle traverse, alcune delle quali saranno a senso unico. Iniziamo a lavorare insieme e piano piano aggiusteremo le cose”.
Nessuna risposta in merito alla possibilità di spostare i lavori a fine estate. Il sindaco, del resto, vuole cominciare subito, a patire dall’anello centrale che parte e arriva in piazza Matteotti. Durante il dibattito i cittadini hanno espresso preoccupazione anche per l’abbassamento del limite di velocità a 30 km/h e soprattutto per lo spauracchio delle telecamere tarate per fotografare ed eventualmente sanzionare chi non rispetta le norme.
In questo senso il sindaco ha dichiarato che “30 km/h è la giusta velocità per percorrere una via così trafficata e pericolosa”.
“Noi vogliamo far crescere la città – ha insistito Nizzi – perché è una scommessa di civiltà. Le piste esterne alla città vanno avanti secondo la programmazione. Noi dobbiamo cambiare la mobilità nel centro”.