
I numeri stanno volgendo al bello. In particolare Olbia oggi fa segnare solo 7 casi attualmente attivi (anche se 3 tra questi sono stati ricoverati) e allora il sindaco del capoluogo gallurese prende l’occasione al volo e parla senza mezzi termini di “riaprire subito le principali attività produttive a partire dai trasporti, il porto Isola Bianca e l’aeroporto di Olbia e subito le attività balneari sulle spiagge”.
“Entro i primi 15 giorni di maggio occorre ripartire – sostiene perentoriamente il sindaco Nizzi – altrimenti siamo morti economicamente”.
E per avvallare l’ipotesi Nizzi ricorre ai numeri: “L’Aspal dice che da noi abbiamo oltre 6 mila disoccupati in più rispetto al 2019. Questo significa che la proiezione ci porta a superare la disoccupazione di Cagliari proprio perché l’economia del nord Sardegna si basa sulle attività turistiche stagionali”.
E insiste: “Manderò una mail al presidente Solinas per evitare che la situazione lavorativa già fortemente critica diventi drammatica nella nostra terra. Bisogna ricominciare a lavorare anche convivendo con il virus perché il contagio zero non esiste. Dovremmo fare attenzione, usando tutte le precauzioni alle quali ci siamo già abituati ma dobbiamo riprendere a lavorare”.
Nizzi ribadisce che la fase due dell’emergenza è alle porte e allora “tutte le attività in cui il contagio è considerato minino dovranno ripartire subito. Come il settore balneare in cui gli imprenditori, tutti locali, devono preparare rapidamente la stagione. Visto il grande ritardo non si può più aspettare”.