
I rappresentanti del Primo Soccorso Sardegna hanno inviato una lettera agli organi istituzionali della Sanità, tra cui il ministro Speranza, in cui lamentano “l’ennesimo atto di trascuratezza nei confronti dei nostri operatori che, ancora una volta, si sentono discriminati e indifesi” con riferimento alla mancanza di un sistema dei vaccinazioni omogeneo per i soccorritori dell’Isola.
“Ad oggi – si legge nella missiva – ci risulta che in area di Cagliari, solo alcune Organizzazioni abbiano potuto avere gli operatori vaccinati quasi al completo, nella stragrande maggioranza dei casi, vi sono solo piccole percentuali di vaccinati, o addirittura, non ve ne è nessuno, senza che neanche si conoscano i tempi e le scadenze future. Nell’area di Carbonia, è stato attivato un piano organizzativo, ufficializzato a tutte le organizzazioni del territorio, che dovrebbe vedere vaccinati tutti gli operatori disponibili, nei prossimi giorni, insieme al personale ospedaliero e i medici di base”.
I rappresentati del Primo Soccorso evidenziano l’impossibilità di conoscere “se e quando” verrà attivato un piano di vaccinazioni nel resto dell’Isola per operatori e volontari del 118, categoria considerata ad alto rischio nei piani organizzativi nazionali e regionali nell’emergenza covid-19 al pari degli altri operatori sanitari. “Non si può accettare che non sia fornito un sistema di vaccinazioni, efficace in maniera omogenea in tutto il territorio regionale, che, nello specifico, è totalmente assente in aree fortemente colpite come il nord della Sardegna”.
Secondo gli operatori del 118, all’interno della categoria stessa vi sarebbero differenze di trattamento. “Non si può accettare che la vaccinazione sia possibile ottenerla, solo per alcuni, tramite corsie preferenziali, dovute all’interessamento diretto di responsabili della centrale o dei servizi di prevenzione dell’ATS, senza che l’Azienda AREUS abbia strutturato, per le associazioni convenzionate, un piano di vaccinazione che potesse fornire pari opportunità ad ogni singolo operatore del servizio 118 intenzionato a ricevere la vaccinazione, concordandolo con la Direzione ATS delegata territorialmente ad erogare i vaccini”.
Attraverso la missiva, i rappresentanti chiedono al presidente Solinas e all’assessore Nieddu di prendere in considerazione la problematica per superare “discriminazioni e inefficienze, predisponendo che il trattamento riservato agli operatori 118 sia uniforme tra loro e alla stessa stregua degli altri operatori sanitari”.