
Al via SeaGuru, la web app geo-localizzata e in fase di sviluppo, ideata da un team tutto olbiese. Membri della squadra l’esperta di comunicazione e marketing Ornella Ditel, la grafica Giulia Ditel, il fotografo Adolfo Maciocco e Emiliano Ricciardi, olbiese d’adozione e appassionato di tecnologia, fotografia e video.
SeaGuru nasce durante la maratona digitale HackForTravel, svoltasi dal 30 aprile al 2 maggio 2020 e primo hackathon digitale in Italia dedicato al turismo. Alla maratona, divisa nelle 3 aree tematiche di hospitality, destinations e culture, hanno partecipato 1235 addetti ai lavori, suddivisi in 90 progetti. Soltanto 69 di questi sono riusciti a concludere la maratona digitale della durata di 48 ore, tra cui sono stati selezionati 16 finalisti e tra questi SeaGuru.
La risorsa naturale su cui si basa la proposta del team olbiese è il mare (da qui il gioco di parole nella pronuncia inglese del nome del progetto “SeaGuru” e la parola sarda “siguru”).
Gareggiando all’interno della sezione destinations, il progetto ha individuato nella categoria degli operatori subacquei il fulcro per la proposta di una soluzione turistica concreta che rispettasse le linee guida e le tempistiche serratissime dell’hackathon.
“Il tratto di grande originalità – fanno sapere i creatori di SeaGuru – è stato l’aver individuato una nicchia concreta di potenziale crescita dell’offerta turistica sarda, indipendente dall’emergenza sanitaria, e improntata verso la destinazione Sardegna.
In un’ottica di una destagionalizzazione ora quanto mai necessaria l’idea è di differenziare l’offerta turistica relativa al mare, attraverso le disponibilità logistiche, professionali e infrastrutturali dei centri sub e dei fotografi/videomaker, categorie queste ultime anch’esse fortemente colpite dalla crisi (si pensi alla quantità di eventi pubblici, come i convegni, e privati, come i matrimoni, che sono stati annullati in questi mesi)”.