
Diciamo subito che noi siamo per la legalità, ma a Olbia la storia dell’applicazione della Ztl è partita male”. E’ quanto sostiene Rino Piccinnu e tutta la Coalizione Democratica che hanno incontrato i giornalisti allo scopo di aiutare i cittadini a uscire dall’incubo delle migliaia di contravvenzioni da pagare giunta a casa nelle ultime settimane.
Sostanzialmente il gruppo di opposizione in Consiglio è convinto che, a dispetto di quando dice il sindaco Nizzi, sarà possibile che i cittadini facciano ricorso rivolgendosi al giudice di pace con le seguenti argomentazioni.
“La cartellonista è stata adeguata ai termini di legge sabato scoro – dice Rino Piccinnu -. I verbali ricevuti prima del 17 marzo non possono essere considerati regolari”. La legge, in effetti, impone che gli avvisi di zone interdette in forma di Ztl debbano essere collocati 80 metri prima. Questo aspetto si basa sui tempi di reazione degli automobilisti. Vedi un cartello e hai il tempo per deviare o tornare indietro.
“Se i cartelli sono piazzati in linea con il confine della zona a traffico limitato – dicono i consiglieri – non fai in tempo a fermarti e quando sei dentro ormai è tardi e non puoi che tirare dritto e attendere da un giorno all’altro l’avviso di pagamento”.
In buona sostanza i cittadini hanno due possibilità: pagare entro 5 giorni e godere dello sconto previsto (da circa 90 a 70 euro) oppure attendere 60 giorni e nel frattempo compilare un documento di autotutela (in allegato in fondo all’articolo) e rivolgersi al giudice di pace.
“Questo passaggio dell’autotutela da protocollare in Comune o inviare via Pec è fondamentale – sottolinea Piccinnu – In caso contrario si rischia di vedersi annullare il ricorso. Noi chiediamo al sindaco di accettare l’autotutela fino al 17 marzo (data in cui sono stati collocati i cartelli previsti per legge), dopodiché lo stesso sindaco chieda alle associazioni di protezione civile di presidiare gli ingressi”.
“Non si può affrontare il problema con l’ascia – ha detto Ivana Russu – La buona politica vuole che ci si sieda intorno a un tavolo e si trovi una soluzione. Non si può pensare che un provvedimento vada a favore del sindaco e non dei cittadini. In campagna elettorale Nizzi aveva promesso di ascoltare e condividere i problemi dei cittadini ma oggi si assiste a tutt’altro atteggiamento.”
La Coalizione Democratica chiede, dunque, che si mandino al macero i verbali giunti prima del 17 marzo. “E’ una opportunità per l’Amministrazione di risolvere il problema. Auspichiamo che si proceda in questo senso”.
Scarica il documento di autotutela: >Autotutela multe