
Il gruppo del PSd’Az di Olbia, in una nota firmata dalla segretaria Lidia Fancello, ha riassunto un lavoro di indagine e denuncia sullo stato dei marciapiedi in città. Si tratta di un documento accompagnato da fotografie che si conclude con un richiesta pubblica all’Amministrazione comunale di farsi carico del problema che, per i sardisti, rappresenta una sfida di civiltà.
“Nel reportage fotografico fatto dalla sezione sardista in giro per la città – si legge nella nota – le immagini sono fin troppo eloquenti. Si va dall’umilissima colata di cemento il fai da te più diffuso ed alla fine il meno dannoso, ai marciapiedi con gradoni alti trenta centimetri, quelli dove ti si incastra la portiera della macchina (quindici centimetri dovrebbe essere l’altezza massima) a quelli che si interrompono improvvisamente senza alcuno scivolo. Nella più graziosa delle interpretazioni, abbiamo dei piccoli prolungamenti del giardino interno, con tanto di aiuole e alberelli, per la felicità dei possessori di cani. Su tutte queste opere fai date, badate bene, anche su quella meglio eseguita, alla fine troneggia l’immancabile palo della pubblica illuminazione, il quale impedisce di fatto il transito anche al più magro degli esseri umani.
Secondo la legge regionale N° 23 dell’11/10/1985, il controllo dell’attività urbanistica edilizia nel territorio comunale deve essere esercitata dal sindaco attraverso i vigili urbani e i funzionari dell’ufficio tecnico comunale e i marciapiedi, che sono costruiti sul pubblico suolo, dovrebbero rientrare in questa azione di vigilanza.
Il tema è spinoso, in quanto praticamente la maggior parte dei proprietari di casa, armati di buona volontà ha pensato (vedendo giusto) che mai e poi mai il comune avrebbe costruito loro un marciapiede, laddove mancava persino l’illuminazione.
Si tratta perciò non tanto di mettere in mora chi armato di pazienza e soldi propri, si è sostituito negli anni alle amministrazioni cieche o assenti, ma di avere un quadro completo del grave problema che riguarda tutti i quartieri, escluse poche vie e trovare i fondi per mettere in opera una grandiosa ristrutturazione delle vie della città coinvolgendo giocoforza anche gli arredi urbani e la sistemazione delle piazze, sempre troppo poche.
Al sindaco Nizzi, all’assessore all’edilizia pubblica e privata Cocciu, ma anche all’assessore Balata, il quale ha fatto dell’accoglienza e del decoro urbano di Olbia, uno dei punti cardine della propria campagna elettorale, chiediamo pubblicamente se questa giunta è pronta a farsi carico di questa che noi consideriamo una sfida di civiltà”.