
“Gli interventi anti alluvione finanziati dallo Stato per oltre 125 milioni di euro sono a rischio”. Ancora una volta il M5S sostiene che Olbia rischia di perdere i finanziamenti per la mitigazione del rischio idraulico. Malgrado i pentastellati abbiamo chiarito in passato che i 98 milioni sbloccati all’inizio dell’anno dal Governo non siano destinati al Piano Mancini ma in generale al piano di prevenzione, “la Regione Sardegna rischia seriamente di perdere i fondi già stanziati. Se le opere non verranno appaltate entro un anno”.
“Alla luce di questa grave situazione stride l’immobilismo della Regione Sardegna, in particolare dell’assessore all’Ambiente Lampis e del Presidente della Regione Solinas. Il primo in qualità di assessore competente e il secondo come Commissario di governo contro il dissesto idrogeologico sulla base decreto legge 133 del 2014, anziché sollecitare il completamento di questo progetto (Piano Mancini, ndr), stanno inspiegabilmente tergiversando per quanto riguarda il rilascio della Valutazione di impatto ambientale. Sul punto anche l’interrogazione presentata in merito dal consigliere regionale Roberto Li Gioi il 13 settembre scorso è tutt’ora senza risposta”.
“Sembrerebbe a questo punto che il governo regionale tacciato sino al 24 febbraio scorso dal sindaco Settimo Nizzi di essere “nemico”, con la nuova legislatura sia diventato fin troppo “amico”. Quello che sta accadendo sotto gli occhi di tutti è gravissimo: la Regione fa orecchie da mercante di fronte alle interrogazioni, prende tempo, avvantaggiando di fatto il piano ostruzionistico del primo cittadino di Olbia. Le opere anti alluvione tanto contestate dal sindaco Nizzi sono infatti state congelate. Ci troviamo di fronte a una situazione gravissima, da denunciare pubblicamente. L’inerzia della Regione sta mettendo gravemente a repentaglio la sicurezza dei cittadini olbiesi. Nello specifico Olbia potrebbe perdere 125 milioni e 300 mila euro stanziati il 29 gennaio scorso”.
Questa la denuncia del deputato Nardo Marino, del consigliere regionale Roberto Li Gioi e dei consiglieri comunali di Olbia Roberto Ferinaio e Maria Teresa Piccinnu (M5S).
“Gli uffici dei Lavori pubblici hanno completato la progettazione – recita la nota – comprese le integrazioni richieste dall’assessorato all’Ambiente. Manca soltanto il giudizio di compatibilità ambientale ma soprattutto manca la volontà politica di portare a compimento un iter infinito cominciato sei anni fa subito dopo l’alluvione che mise in ginocchio il territorio gallurese”.
Nella maggioranza di centrodestra sulla questione qualcosa inizia a scricchiolare. Secondo quanto riportato dalla stampa, infatti, l’assessore ai Lavori pubblici Roberto Frongia avrebbe dichiarato che le misure anti alluvione da 125 milioni e 300 mila euro devono essere cantierate”.
Ricordiamo in proposito – continua il comunicato – che sulla base dell’ordinanza regionale 245/1 del 2 marzo 2016 l’assessore ai Lavori pubblici è il soggetto attuatore dell’accordo di Programma stipulato il 4 novembre 2015 tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dell’Ambiente e la Regione Sardegna per gli interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico”.
A questo punto, la volontà espressa dell’assessore Frongia rappresenterebbe una novità rispetto alla dolosa indolenza di questo governo regionale che ha avallato sinora gli intenti procrastinatori del primo cittadino di Olbia calpestando di fatto il diritto alla sicurezza di migliaia di persone che continuano a vivere nel terrore del ripetersi di un evento che ha segnato irrimediabilmente la storia della città”.