
Era già tutto previsto. La mamma della bambina disabile e il suo compagno, al centro della vicenda della lite scoppiata ieri in via Redipuglia all’uscita di scuola, sono stati denunciati entrambi per i reati penali resistenza, oltraggio, rifiuto di fornire le generalità e aver procurato lesioni alla vigilessa che ha in mano un certificato medico di 15 giorni rilasciato dal pronto soccorso. E’ questa la contestazione di reato che hanno ricevuto formalmente questo pomeriggio.
Dall’atto si evince la l’agente di Polizia Locale, per quanto riguarda l’accusa più grave, quella di lesioni, avrebbe subito varie distorsioni alla testa, al collo, al braccio e anche al bacino. Come già annunciato ieri in merito alla vicenda che ha coinvolto un numero consistente di persone e che ha interessato l’intera città, l’avvocato Angelo Merlini conferma l’avvio della linea di difesa. “Cominceremo subito a sentire le persone che hanno assistito ai fatti avvenuti davanti alla scuola che in questa vicenda sono tantissimi”.
In effetti, la posizione dei testimoni della lite avvenuta davanti a diverse decine di persone sarà determinante ai fini dell’accertamento dei fatti soprattutto nella prima fase investigativa e di acquisizione delle prove. La giovane mamma coinvolta, che per il momento preferisce non comparire negli articoli di stampa, si dice commossa per i gesti di solidarietà e soprattutto per i messaggi di disponibilità a testimoniare che già da ieri sta ricevendo. “Nell’ambiente della scuola – dice la donna – tutti sanno chi sono e conoscono la mia storia.”