
Partiamo subito con un aggiornamento. Il candidato sardista Gian Franco Pinducciu ha ritirato i volantini diffusi e ne ha pubblicato di nuovi eliminando la frase incriminata. Dalla segreteria cittadina giunge un’ammissione senza inutili alibi, da veri signori: “Si è trattato di un errore e abbiamo posto rimedio” . Punto e crisi rientrata. Ma per capire che cosa abbia scatenato le polemiche con annesse le invettive da parte del candidato governatore sardista del Centro Destra, Christian Solinas dobbiamo fare un passo indietro.
Giù la benda e occhi aperti sul PSd’Az che nelle ultime ore dà segnali di estrema vivacità. Annesso Gianni Filigheddu, figlio dell’ex sindaco del Comune di Arzachena, capace di resistere al canto delle sirene azzurre di Forza Italia, la segreteria cittadina tratta sull’ultimo posto in lista che spetta a una donna. Fanno già parte del sestetto Anna Paola Aisoni, Cristina Usai e Giovanni Satta ma lo scettro della novità assoluta, destinata a entrare nell’olimpo delle trovate pubblicitarie più o meno volute, spetta al candidato sardista Gian Franco Pinducciu, sindaco di Telti, recentemente miracolato in un incidente automobilistico avvenuto alle porte di Olbia.
Il sindaco ha già preparato il materiale di promozione. Ma mica si è accontentato di un volgare santino. No di certo. Pinducciu ha preparato un bel foglio A4. Sorvolando sull’impostazione grafica da macchina per scrivere anni “70 con tanto di foto espressiva in alto a sinistra, nei contenuti sono riportate alcune amenità tipiche da campagna elettorale ma soprattutto un chiarissimo consiglio di come votare il prossimo 24 febbraio.
Prima del simbolo si legge: «Se sarò eletto svolgerò il mandato con serietà, impegno e dedizione così come ho fatto il sindaco» e fin qui niente di nuovo, ma è dopo il simbolo con la croce che arriva il bello. Pinducciu scrive: «Puoi votare me alla carica di consigliere e il candidato presidente di altra coalizione (voto disgiunto)». Geniale!
Roba da far saltare le bende e persino l’orecchino ai 4 mori! “Ma come – avranno detto in coro – proprio a noi che con tanta fatica sosteniamo la portantina con il corpulento candidato governatore Solinas, doveva capitare uno che parla di voto disgiunto? Un po’ come dire: vota me (sardista) e Zedda, oppure vota me (sardista) e Desogus – chiudendo in dialetto moresco – Roba’e maccos”
Immaginiamo la faccia di Christian Solinas con il volantino in mano. Potremmo quasi percepirne la felicità a chilometri di distanza. Una vera esplosione ridanciana che potrebbe persino farlo cadere dalla portantina sempre che i 4 mori non abbiamo già incrociato le braccia per protesta.
Di certo, se queste sono le premesse, la campagna elettorale avrà certamente un taglio creativo. Ci sarà da divertirsi. Stay tuned.