
“Manca poco più di un mese al ritorno a scuola e, nonostante le rassicurazioni del Ministro Azzolina che il 14 settembre la scuola ripartirà per tutti, ad Olbia pare non sia proprio così”. Parole di preoccupazione espresse da un gruppo di genitori degli studenti del liceo classico Antonio Gramsci di Olbia.
“Da anni – dicono – il Liceo Gramsci denuncia la mancanza di spazi per aprire nuove aule e se quella denuncia fino ad ora è caduta tra il silenzio delle istituzioni, oggi più che mai ritorna prepotentemente in auge in quanto si corre il rischio di non garantire il regolare svolgimento delle lezioni”.
Secondo i genitori degli studenti occorre puntare sulla didattica in presenza. “Abbiamo infatti appreso che non vi è la certezza che tutti gli studenti potranno svolgere regolari lezioni in presenza e benché la didattica a distanza, grazie all’impegno della Dirigente e dei professori abbia in questo Istituto funzionato in maniera impeccabile, riteniamo non sia una soluzione ottimale dal punto di vista educativo e formativo in quanto non può prescindere da un impegno da parte dei genitori degli alunni, mentre le attività didattiche curricolari non dovrebbero implicare il coinvolgimento in presenza delle famiglie, che sono sì tenute a rapportarsi e collaborare con la scuola e con i docenti ma nei modi e nei tempi dovuti.
I genitori auspicano che da settembre i propri figli possano tornare in sicurezza tra i banchi di scuola. “Non c’è più tempo da perdere. Ringraziamo per il costante impegno la Dirigente ma riteniamo sia arrivato il momento che tutti gli enti di competenza, in primis la Provincia (competente per le scuole superiori), scendano in campo attraverso concreti sforzi economici e organizzativi al fine di reperire nuovi spazi e garantire a settembre una didattica in presenza ed in sicurezza a tutti gli studenti”.