
La possibilità che la scuola professionale Amsicora da via Emilia possa essere spostata in zona industriale ha letteralmente fatto arrabbiare l’ex assessore della Pubblica istruzione, Paolo Calaresu, che meno di un anno fa aveva inviato al sindaco di Olbia, Settimo Nizzi e al sub commissario per la provincia Gallura, Pietro Carzedda, un’idea progettuale di una grande città-studi collocata in zona Bandinu. “Non mi hanno neanche risposto” – sostiene Calaresu.
“Giusto per sgomberare il campo da qualsiasi ambiguità – dice l’ex assessore della prima giunta Nizzi (2001) – non sono interessato né a un incarico di progettazione né intendo candidarmi alle prossime elezioni. Parlo da semplice cittadino”.
Paolo Calaresu libero professionista agronomo e docente di Economia ed Estimo all’Istituto Tecnico Agrario, sostiene che “per l’elemosina di un terreno dato gratis (dal Cipnes alla Provincia, ndr) non si può decidere di spostare nessuna scuola in zona industriale. Ma quando mai per 500.000 euro di espropri dobbiamo buttare all’aria i prossimi 20 milioni di investimenti necessari per fare almeno tre scuole superiori urgenti nei prossimi 5 anni. Ma che razza di programmazione è? E dove sono le aree programmate nel PUC per l’edilizia scolastica?”
Calaresu ribadisce che la sua idea è basata esclusivamente sul “desiderio di veder nascere a Olbia la prima città-studi, almeno per le superiori in Sardegna, con grandi ricadute nella gestione degli spazi e servizi comuni quali auditorium, palestre e biblioteche, avviando anche la possibilità di una grande mensa scolastica che – condivisa – avrebbe dei costi di gestione economicamente sopportabili”.
L’area individuata per il moderno campus con gli istituti realizzati in spazi modulari è in zona Bandinu (come da foto in copertina). “Non è un progetto ma solo uno schizzo, ben inteso, ma occorre pensare in grande per una città che cresce più di ogni altra in Sardegna e non solo. Non si può continuare a ragionare su scuole sparse con pezzi da una parte all’altra della città. In più, l’area individuata godrebbe della vicinanza della Ferrovia e potrebbe tranquillamente ospitare Bus in spazi parcheggi concentrati. Sarebbe comodissima per la grande popolazione studentesca pendolare”.
Non solo, secondo Calaresu “anche la vicinanza con le scuole medie ed elementari attualmente esistenti e in continua crescita contribuirebbe a trasformare la zona in una città-studi completa. In edilizia scolastica ci sono parecchi soldi disponibili in Regione e Olbia deve darsi da fare. Non può atteggiarsi da grande città e avere scuole sparse e rimediate come qualsiasi paese o, peggio, città cresciuta male senza visione futura.”