
Alla cortese attenzione del signor Sindaco di Olbia Settimo Nizzi e dei cittadini.
Mi chiamo Castelletti Andrea vivo in Sardegna da quasi 12 anni e da circa 3 sono volontario nel territorio e più precisamente dal giorno in cui trovando due cuccioli abbandonati mi son recato al canile comunale rendendomi conto della gravità della situazione, una cittadina cosi piccola ma con un numero spropositato di esseri imprigionati nel proprio canile.
Son grato al Sindaco e alla nuova giunta per gli innumerevoli cantieri infatti Olbia sta cambiando facciata ma non basta, bisogna cambiare i panni sporchi perché sino ad ora ce li hanno cambiati gli altri.
Olbia ha le coste più belle del mondo, ha una potenzialità turistica illimitata e potrebbe a mio avviso divenire la Dubay del Mediterraneo. Lavoro nel turismo e parlo spesso con turisti inglesi, tedeschi e del centro nord Italia; loro sono entusiasti del territorio sardo ma al contempo tristi e schifati dal modo in cui trattiamo i nostri amici cani e sottolineano il fatto che nelle loro città il randagismo non esiste più da decenni.
Trascorrono buona parte delle loro vacanze facendo avanti e indietro dal canile comunale raccogliendo cani moribondi dalla strada e cucciolate abbandonate in piena campagna, dentro ad un cassonetto o addirittura lanciati dal finestrino di un auto in corsa; se non ci fossero questi turisti di buon cuore la città sarebbe invasa da questi poveri randagi;
se non ci fossero associazioni animaliste tedesche che si occupano di far adottare i NOSTRI cani in splendide famiglie ci sarebbero migliaia di cani in giro per Olbia elemosinando un pezzo di pane. Questo fenomeno ha oltretutto fatto nascere nei dintorni di Olbia canili lager e abusivi dove i cani vengono imprigionati, senza alcuna visibilità per eventuali adozioni ci muoiono pure condannati all’ergastolo ma senza aver commesso alcun crimine.
Ma vi siete mai chiesti cosa possano pensare questi turisti mentre passeggiano in Olbia col loro cane solitamente anziano salvato e adottato proprio nei nostri canili quando incrociano gente del posto col cagnolino di razza magari comprato e importato dall’est Europa?
Io si, io ci penso spesso e mi vergogno ma non posso scrivere nei dettagli ciò che provo e mi limito a menzionare rabbia ed indignazione. Randagismo è sinonimo di degrado urbano e sociale ma sopratutto di SOFFERENZA per queste povere creature fatte nascere incoscientemente.
La polemica l’ho fatta e ora passo all eventuale soluzione del problema e che mi auguro venga attuata per filo e per segno perché a mio avviso non c’è altra strada da percorrere; bisogna fare rispettare la legge già esistente della chippatura, bisogna agire nelle periferie perché il randagismo non nasce né al Corso Umberto né tantomeno al molo Brin, bensì nelle campagne di Olbia dove i cani da gregge solitamente sono abbandonati al caso liberi di muoversi e accoppiarsi a loro piacimento;
quasi la totalità dei cani da caccia invece vive e viene segregata in box angusti per tutto l’anno e alla prima occasione fuggono da quella prigionia senza logicamente guardarsi indietro e per finire i cani da guardia legati a corda o catena, proprio l anno scorso raccolsi dalla strada uno di loro era riuscito a spezzare la catena e solo dopo un intervento chirurgico il veterinario riuscì ad estrargli da sotto la cute la catena ormai cicatrizzata.
QUESTO E TUTTO IL RESTO È MALTRATTAMENTO ANIMALI E LE AUTORITA’ DEVONO INTERVENIRE.
Se non c’è amore, se la maggior parte dei cittadini fingono di non vedere forse sarebbe opportuno che il Sindaco prendesse in mano la situazione mandando in questi allevamenti, in queste campagne, in questi capannoni e in queste fattorie una/due squadre di operatori composte da Vigili Urbani con l’autorità di entrare e multare accompagnati da guardie ecologiche con la competenza di conoscere le necessità dei cani ed eventualmente al bisogno l’intervento di un funzionario ASL per far chippare tutti i cani schedandoli anagraficamente e per verificare le condizioni igienico sanitarie e per dare direttive per sistemazioni dignitose ,a norma e per finire la cosa più importante imporre la sterilizzazione per tutte le femmine da dimostrare successivamente tramite ricevuta del veterinario altrimenti si procede con sanzioni.
Lei signor Sindaco deve prendere atto che il mondo sta cambiando, la gente che ama gli animali si sta moltiplicando e chiedono il loro benessere; vista la sua autorità e determinazione nel risolvere i problemi lei potrebbe divenire il Sindaco che ha sconfitto il randagismo, potrebbe essere da monito per tutti gli altri sindaci della Sardegna portandoci finalmente al pari dei paesi occidentali perché a me personalmente essere guardato e giudicato dall’alto in basso non è mai piaciuto. Gradirei commenti augurandomi conferme e sostegni e chiedo al Signor Sindaco Nizzi se fosse possibile avere una sua risposta qui in questa pagina
Andrea Castelletti