
Egregio direttore, le scrive una giovane olbiese che tiene moltissimo alla sua città malgrado purtroppo non faccia assolutamente nulla per farsi bella e sicura agli occhi di turisti ma nemmeno a quelli dei cittadini, specie se sono ragazzi.
Non c’è giorno che non mi rattristi nel vedere come il centro urbano della mia città sia talmente desolato e buio da sembrare un paese isolato di montagna o una provincia del secolo scorso. Le vie del centro sono cosí scarsamente illuminate da avere paura di attraversarle soprattutto per una donna e una ragazza. Come mai il Comune non si adopera a rendere la città come un luogo a misura di turista o giovane?
Inoltre, dopo le due scorse alluvioni ho avuto conferme più concrete di come in questa città regni soltanto degrado, squallore, disordine e indifferenza. Questo perchè a due anni dall’alluvione nessuno ha preso provvedimenti per ricostruire i quartieri sulla base dello stato di emergenza. Non a caso dopo un anno ci siamo ritrovati a subire il bis (per fortuna senza morti).
É quindi ormai sotto gli occhi di tutti che Olbia pare una città del Terzo Mondo con infrastrutture carenti e inadeguate, poche attrazioni per i turisti a cui si aggiungono perfino ordinanze ingiuste che impongono di staccare la musica ad un orario che in realtà è solo l’inizio della serata per molti giovani.
Mary Verderame, Olbia