
Il Comitato di Salvaguardia Idraulica di Olbia avuta notizia che la Regione Sardegna, nell’ambito del progetto di mitigazione del rischio idrogeologico nel Comune di Olbia, ha notificato ai proprietari dei terreni, su cui si dovrebbero realizzare le vasche di laminazione, la richiesta ”di accesso alle aree per l’esecuzione di bonifica da ordigni bellici, delle indagini geognostiche, geotecniche e di caratterizzazione dei terreni”, ha immediatamente chiesto un incontro al Sindaco per conoscere lo stato delle progettazioni per la messa in sicurezza della città con riferimento al principio sempre sostenuto di tener “L’ACQUA FUORI da OLBIA” quella eccedente la portata dei canali attualmente esistenti.
L’incontro tra una ristretta delegazione del Comitato e il Sindaco, si è tenuto nella mattinata di ieri.
Riguardo le notifiche ricevute da molti cittadini, abbiamo biasimato l’accelerazione impressa dalla Regione alla procedura, considerato che è ben avviato l’affidamento ai vincitori del bando pubblico finalizzato alla progettazione di una soluzione alternativa a quella che prevedeva l’allargamento degli attuali canali e 45 (o 100?) ettari di vasche all’interno e adiacenti alla città, nonché l’atteso pronunciamento del TAR riguardo la stessa approvazione da parte del Comune di Olbia.
Il Comitato ha evidenziato, ancora una volta, che si continua a fare a rovescio! Prima si fanno i progetti delle opere e poi il Piano che li fa propri; si approvano progetti e poi si fanno indagini e approfondimenti per verificarne la fattibilità! Quest’ultimo è proprio il caso in specie!. Per questo abbiamo detto al Sindaco che inviteremo tutti gli interessati a non autorizzare l’accesso di tecnici e/o imprese senza la preventiva predisposizione del regolare STATO DI CONSISTENZA autorizzato nelle prescritte forme.
Nell’occasione abbiamo anche posto la questione legata ai criteri adottati dalla Giunta Comunale a metà febbraio per disciplinare in via transitoria “la nomina dei componenti delle commissioni giudicatrici e delle commissioni di gara nelle procedure di appalto.” A riguardo, considerando la conseguente determinazione del dirigente competente nel nominare la commissione per la valutazione della “proposta alternativa” al Piano di mitigazione approvato dalla precedente Amministrazione, non abbiamo potuto fare a meno di segnalare alcune incongruenze che ci preoccupano per le conseguenze che potrebbero derivarne, se tali incongruenze fossero considerate vizi. In particolare per la mancata presenza di specialisti in idraulica e della contemporanea veste dei suoi componenti (precettati dalla Regione e chiamati a valutare l’alternativa) nell’una e nell’altra soluzione: “Acqua dentro Olbia” e “Acqua fuori da Olbia”
Il Sindaco, dopo aver ascoltato con interesse, ci ha assicurato che avrebbe approfondito quanto da noi evidenziato e che ci avrebbe fatto sapere.