• Home
  • Tutte
  • ►Elezioni Olbia 2021
  • ►Vision
  • ►Rally Italia Sardegna 2021
  • ►Cuochi di casa
  • ✝︎ Necrologi
  • Contatti
  • Area Membri
    • Esci
  • Log InRegistrati

Olbianova

Primo giornale online di Olbia

La nuova rete idrica di Baratta. Demuru: “É la strada giusta”

5 Dicembre 2016 ore 23:44 di    

Andrea Demuru

Intervengo a  nome del Comitato di Quartiere Bandinu- Maria Rocca. Lo faccio molto volentieri  essendomi, nel tempo, spesso interessato della soluzione alternativa finalizzata alla mitigazione del rischio idrogeologico ad Olbia attraverso  uno scolmatore esterno.

A nome dello stesso Comitato ringrazio il Sindaco Nizzi e  l’Amministrazione tutta,  per il significato che,  con questa iniziativa, l’incontro di oggi  fa intravvedere.

E’ una novità quasi assoluta, che fa ben sperare, non soltanto per l’attuale Amministrazione, ma per tutti ,  che finalmente ci sentiremo coinvolti direttamente e pubblicamente, nelle scelte importanti che ci riguardano.

Questo è potuto succedere , sembrerà strano,  grazie a Cleopatra 2013, ed  al dopo alluvione, perché ci ha fatti  tutti riflettere.

I cittadini, che sono poi coloro che hanno subito il danno, non potevano continuare a restare fuori dalle scelte dell’Amministrazione.

In attesa  si chiuda positivamente l’aggiornamento del PAI, dunque, cosa fare?

A parere del nostro Comitato, occorre partire urgentemente con lavori ”mirati”, in tutte le zone a rischio evidente, cosi come a Baratta, con  lavori non in contrasto, anzi coerenti  con la soluzione generale , qualunque essa sia.

Ecco perché, quella indicata oggi, è la strada giusta!

Il riferimento è quindi alla manutenzione ordinaria e straordinaria di tutti i canali, al regolare smaltimento delle acque bianche delle vie cittadine, alle reti , cavidotti  e strozzature che riducono la luce dei ponti, senza dimenticarsi di  scavare gli stessi canali ed il mare antistante il Centro Martini ed il Ponte di Ferro, da dove, da moltissimi anni, non vengono più prelevati i sedimenti che limitano lo smaltimento delle acque in arrivo!

Più difficile il ragionamento sulle opere improprie, meglio “ sbagliate”;  molte di esse, improprie lo sono rispetto al Piano Mancini,  non lo sono se  la scelta dovesse essere quella degli scolmatori esterni o di gronda, previsti con le soluzioni alternative.

Esistono principi legislativi e regole, che impediscono la approvazione di opere non inquadrate all’interno di un Piano più generale, ovviamente munito delle approvazioni.

Il rischio del sottodimensionamento di alcune opere particolari, i pericoli che da esse ne possono derivare, o gli sprechi nel caso di sovradimensionamento, spaventano non solo noi, ma gli stessi impiegati o professionisti chiamati ad approvare o a firmare  autorizzazioni o progetti, assumendosi , loro, tutte le responsabilità che ne derivano.

Al riguardo potrei  fare qualche cenno al Ponte di S’Isticadeddu, dove si sta realizzando un ponte calcolato per passarci una certa quantità di acqua. Se si va a vedere  il Piano Mancini, si vede subito che, in aiuto  di quel canale ne è stato previsto un altro, poco distante dal primo , allo scopo di alleggerire, non so in che misura, l’esistente. Qualcosa non mi torna!

Personalmente, al riguardo delle tante incongruenze riscontrate, non ho dubbio che i ritardi fin qui accumulati derivano proprio dall’aver posto il carro davanti ai buoi, redigendo prima i progetti, poi… i piani!

Di fatto, il progetto generale non esiste più, il PAI  precedente è superato, quello nuovo deve essere  ancora approvato.

Nel contempo  la nuova Amministrazione Comunale chiede che in Città entri solamente  l’acqua che non può far danno, mentre quella che il danno lo farebbe per d’avvero  (visto che è possibile ed a minor costo con la soluzione alternativa), quella si che deve essere  portata FUORI!

Per fare in fretta, a mio  parere, in questa logica, debbono  essere realizzati  interventi tipo quelli illustrati  in questa sede per Baratta;  ma anche la demolizione della rampa stradale verso il Nespoli, assieme alle  tante altre strozzature, che il Comune  ben conosce.

Tutto questo, pur nella consapevolezza che quanto detto, non basta!

Ricordiamoci, però, che se oggi siamo ancora a questo punto, è proprio per aver privilegiato, fino a qualche mese fa,  una soluzione che “pretendeva”   di risolvere il problema delle alluvioni, portando altra acqua all’interno della Città!

Sapete quanti Km di nuovi piccoli scolmatori (ora li chiamano diversivi), o su quanti Km di canali, Mancini aveva inizialmente previsto di intervenire, fra  nuovi, da allargare o comunque da sistemare? 15,4   Km. di canali.

Sapete quanti sono diventati, dopo le correzioni fatte apportare dalla Regione?  20,6 Km.!

Occorre per di più dire che se  si vogliono far funzionare bene le vasche di laminazione, tutti quegli interventi debbono essere realizzati quasi contemporaneamente.  E i soldi?

Ed ancora sapete quanto è lungo il canale scolmatore esterno del progetto alternativo?

Appena 10 Km ed in questo caso la riqualificazione e sistemazione dei canali  esistenti , potrebbe slittare  al dopo l’ultimazione dello stesso scolmatore esterno.

Questa è la risposta al “che fare” nell’immediato. Ossia  intervenire con soluzioni tipo quelle illustrate oggi per Baratta; interventi  da attuare  anche nelle altre zone a rischio evidente, come  nel caso del nostro quartiere di Bandinu-Maria Rocca, ove basterebbe collegare, con 160 metri di tubazione,  il compluvio di Via Andria e la tubazione esistente, a partire da Via Como, che passa all’interno del cortile della scuola di Maria Rocca , solitamente in…asciutto! Ovviamente ho citato questo intervento solo come esempio. Per  gli altri, dobbiamo contribuire,tutti, a segnalarli!

Ritornando al discorso iniziale, se per le opere di riqualificazione c’è tempo, di tempo per l’eliminazione delle ostruzioni evidenti non ce ne è più! Come non ce ne è molto per suggellare  la scelta della soluzione dell’acqua  “ fuori da Olbia”.

Meno male che il Sindaco  e la sua Amministrazione, stanno dimostrando, nei fatti, che la scelta è quella dello scolmatore esterno, per cui se la si smetterà  di fare ostruzionismo (si è persino arrivati a commissariare  il Comune pur di attuare il progetto Mancini), tutto correrebbe più velocemente, anche perché  la soluzione alternativa costa 1/3 dell’altra, ed i soldi a disposizione sarebbero, già oggi, sufficienti!

In questo modo non si andrebbe incontro a ritardi, a ricorsi od imprevisti, cose che puntualmente arriverebbero  nel caso di lavori imponenti all’interno dell’abitato.

A conferma della sottostima dei lavori previsti nella soluzione, a suo tempo approvata dal Comune, basterà riferire che già con la 1^ proposta Mancini   ( 15,4  Km di  canali da costruire ex novo, da allargare, o  comunque da sistemare),  l’importo  a mio parere molto sottostimato  era di 125 Milioni di Euro. Dovendo aggiungere ad essi   i   5 km di canali fatti aggiungere dalla Regione, perché l’importo è rimasto sempre di 125 milioni?  E se a questi aggiungessimo ancora il costo della demolizione e ricostruzione di ben  9 ponti  ferroviari, i ponti dell’ANAS ed altri manufatti ed i sicuri indennizzi per soggetti terzi? Dove arriveremmo?

Concludendo,  l’invito è per gli amministratori, per incoraggiarli a continuare a lavorare, sempre con maggior determinazione, alla soluzione “ Fuori l’acqua da Olbia”; quindi per i cittadini e,per loro, ai Comitati che li rappresentano, affinchè si rendano tutti consapevoli e partecipi dell’importanza di questa battaglia, che non riguarda solo la nostra sicurezza, ma la riqualificazione stessa della città.

Convinciamoci, tutti, che di occasione come questa, non ce ne potrà essercene un’altra!

Andrea Demuru a nome del Comitato di Quartiere Bandinu-Maria Rocca

ARTICOLI PIÙ LETTI

Coronavirus.  Record di positivi a Olbia: 429 nel solo comune. “E il culmine non è ancora stato raggiunto”
Coronavirus. Record di positivi a Olbia: 429 nel solo comune. “E il culmine non è ancora stato raggiunto”
13 Aprile 2021
La morte di Tonino Altana. Al via gli accertamenti della Procura. I familiari formalizzano l’incarico a un’avvocata
La morte di Tonino Altana. Al via gli accertamenti della Procura. I familiari formalizzano l’incarico a un’avvocata
12 Aprile 2021
Dopo le gelate produttori del Vermentino in ginocchio. “Perdite provvisorie tra i 10 e i 15 milioni di euro”
Dopo le gelate produttori del Vermentino in ginocchio. “Perdite provvisorie tra i 10 e i 15 milioni di euro”
12 Aprile 2021
Camion De Vizia esce di strada e si mette di traverso. Illeso il conducente. Lo spettacolare recupero
Camion De Vizia esce di strada e si mette di traverso. Illeso il conducente. Lo spettacolare recupero
12 Aprile 2021
Montati gli attrezzi ginnici in piazza Crispi…e qualcuno li scambia per alberi
Montati gli attrezzi ginnici in piazza Crispi…e qualcuno li scambia per alberi
12 Aprile 2021

⬇︎ Cerca articoli per parole

CERCA ARTICOLI PER DATA

Aprile: 2021
LMMGVSD
 1234
567891011
12131415161718
19202122232425
2627282930 
« Mar    

Seguici anche su Facebook

Facebook Pagelike Widget

Questo sito utilizza i cookies per migliorare la tua navigazione. 

Olbianova è un giornale online che produce informazione quotidiana, con sede a Olbia. Iscrizione al Registro Stampa del Tribunale di Tempio Pausania n. 2/2014 Emessa il 22.12.2014 - Depositata il 18.12.2014 V.G. 966/14. Direttore responsabile Mauro Orrù. 

Registro imprese numero repertorio economico amministrativo: SS - 210232 • Iscritto al Registro degli Operatori della Comunicazione n° 36249

Le immagini contenute in questo sito sono di proprietà di Olbianova. Vietata la duplicazione e la riproduzione anche in parte delle foto, dei video e dei testi. Le immagini raccolte in internet sono pubblicate al solo scopo simbolico. Nel caso si violasse il diritto d'autore i proprietari sono invitati a segnalarne l'utilizzo per consentirne l'immediata rimozione.
Policy Privacy

IL TESTO UNICO DEL GIORNALISTA

OLBIANOVA • By Artefix