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Primo giornale online di Olbia

Cani in spiaggia. “Direttive insensate”

31 Luglio 2016 ore 20:02 di Mauro Orrù   



Vorrei condividere con voi l’amarezza e lo sconcerto derivanti da una normativa della Regione Sardegna e dal conseguente episodio accadutomi mentre ero in vacanza a Palau (OT).  L’ordinanza balneare 2016 della Regione Sardegna, in parziale analogia con quelle degli anni scorsi, prevede per le spiagge libere, ossia la grande maggioranza di quelle dell’isola, che:

– è vietato portare animali domestici in spiaggia;
– non è obbligatorio apporre nessun cartello di divieto in tal senso;
– è permesso (ma non obbligatorio) individuare apposite spiagge dedicate in cui consentire l’accesso agli animali domestici.

Gli stabilimenti balneari privati, invece, hanno facoltà di consentire l’accesso agli animali domestici a patto che:

– siano di piccola taglia;
– stiano esclusivamente sotto l’ombrellone;
– vengano portati in braccio dall’ingresso dalla spiaggia fino all’ombrellone, in modo che non camminino sulla battigia.

Trovo che queste direttive siano insensate e discriminanti. Il turismo è una delle maggiori fonti di reddito della Sardegna, se non la maggiore in assoluto, e gli animali domestici sono presenti in più della metà delle famiglie italiane, secondo recenti statistiche. Davvero l’Amministrazione vuole commettere un tale autogoal? Non basterebbe consentire l’accesso agli animali domestici, a patto che i padroni tengano un comportamento corretto, garantiscano la pulizia e si impegnino a non disturbare la quiete pubblica, in tal caso prevedendo pesanti sanzioni? Senza contare che, per quella che è la mia esperienza personale, quando ho trovato spiagge sporche o ho subito molestie sulla battigia la causa erano sempre esseri umani, mentre i cani non mi hanno mai provocato alcun fastidio, essendo in generale più puliti e silenziosi della gran parte di noi.

In ragione di tali normative, mi sono recentemente trovato una mattina alla spiaggia Le Saline nel Comune di Palau, posto che amo moltissimo e che frequento da anni. Come sempre, ero insieme al mio cane, di taglia piccola, circa 10kg, che dormiva al mio fianco sotto l’ombrellone. La spiaggia era quasi deserta e, ovviamente, non c’era alcun cartello che indicasse l’ingresso vietato ai cani.

Ad un certo punto, sono arrivati alla spiaggia ben 4 dipendenti pubblici: 2 membri della guardia costiera, in uniforme bianca, scortati da 2 vigili urbani, muniti di divisa fosforescente, pistola e addirittura di binocolo, manco fossero in assetto anti-sommossa. I 2 membri della Guardia Costiera hanno percorso tutta la battigia intimando a chiunque avesse un cane di lasciare la spiaggia. I 2 vigili li aspettavano all’ingresso pronti a intervenire, controllando con il binocolo che nessun animale domestico sfuggisse al controllo. A nulla sono valse le mie proteste. Il comune di Palau ha adibito a zona dog-friendly una piccola spiaggia in centro paese e chi ha un cane può stare solo lì. Non può godere delle immense bellezze che la Sardegna offre, deve frequentare esclusivamente una spiaggia del centro paese per tutta la durata della vacanza. È così che si cura il turismo? In paesi molto più avanzati e puliti del nostro, i cani sono ben accetti in qualsiasi locale pubblico.

Una considerazione finale. Pochi anni fa ho deciso di acquistare un immobile a Palau, essendo incantato dalla zona e dall’ospitalità delle persone. Avendo casa, pago fior di tasse sotto forma di TASI al Comune di Palau ogni anno. Il denaro che, come contribuente, verso all’Amministrazione, come viene speso? Per i servizi sociali ai più deboli? Per le scuole? Per la pulizia dei luoghi pubblici? Per accogliere i turisti? No, viene speso per fornire i dipendenti pubblici di equipaggiamenti adeguati a fronteggiare, in 4 alla volta, pericolosissimi commando di turisti che si rilassano in spiaggia insieme ai loro cani, senza nemmeno spendere l’irrisoria cifra che basterebbe a mettere un cartello di divieto, e cacciarli come degli appestati. Di sicuro, non hanno reso un grande servizio alla comunità e al paese.

Grazie dell’attenzione e buona giornata.
Michele V.

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