
Il Piano Urbanistico Comunale, più in breve il PUC, è lo strumento di programmazione più importante per il territorio comunale. Non riguarda solo edilizia e metri cubi, ma interessa tutti i settori della vita della Città e si propone di organizzare al meglio le relazioni fra le attività degli abitanti.
Si capisce quindi che si tratta di un grande contenitore dal quale si può attingere per avviare qualsiasi discussione, utile per chi ne apprezza la filosofia e anche per chi vi si oppone.
Fra gli oppositori c’è chi lo usa in maniera acritica, scollegato cioè da resto, come nel gioco del tiro al piccione e chi invece lo accartoccia in un botto solo, come nel caso del candidato sindaco della Grande Coalizione, che in una recente intervista sostiene che “Il PUC di Nizzi non ha futuro …c’è poco da salvare …”. Queste affermazioni, seppure assai generiche, mi danno comunque occasione per fare qualche riflessione.
Tutto nasce da un’osservazione al PUC presentata dal Consorzio Molluschicoltori di Olbia, relativamente alla destinazione d’uso dello specchio acqueo di Sa Marinedda, discussa di recente in Consiglio Comunale: da una parte la maggioranza di centrodestra che nel voto conferma, compatta, le previsioni del Piano, in quanto tese ad un’equilibrata coesistenza fra porto turistico e vicino allevamento delle cozze, nel rispetto ovviamente delle concessioni in essere, che fra l’altro non sono di competenza comunale;
dall’altra l’opposizione che coglie l’occasione per ergersi a paladina dell’olbiesità, secondo uno schema ideologico ormai desueto, trascurando che il concetto del “furisteri” ormai non trova più significato in una società civile, com’è la nostra Città.
Ecco gli antefatti: nel 2008 il Piano Regolatore del Porto di Olbia, redatto dalla competente Autorità Portuale, propone per il comprensorio Sa Marinedda due aree distinte, una destinata alla Mitilicoltura e l’altra per la possibile espansione dell’attiguo Porto Turistico (Tav. PO.9). Lo Studio del Comparto della Mitilicoltura è condotto dal Dott. Augusto Navone e in quel momento, nella ripartizione, nessuno rileva discriminazioni.
Il 2020 è l’anno del Piano Urbanistico Comunale, il PUC by Nizzi che a Sa Marinedda (Tav. P2.2) traspone “pari pari”, senza nessuna modifica, la zonizzazione del Piano Regolatore Portuale, esattamente le zone come studiate e sottoscritte da Navone. In questa occasione invece si levano alte le urla della retorica più retrograda.
A questo punto mi chiedo se nella Grande Coalizione di sinistra, che pure è ancora in fase di costituzione, già esista qualche problema di comunicazione fra il leader e i candidati in lista che hanno partecipato alla discussione sull’emendamento dei Molluschicoltori, oppure quanto accaduto sia una prima avvisaglia per tentare di contenere il leader?
A conti fatti, mi sembra che non sempre l’unione fa la forza, a volte, particolarmente in politica, è la semplice somma di tante debolezze.
Gian Piero Mura, presidente del consiglio comunale di Olbia