
Le recenti direttive inoltrate ai direttori delle carceri dal capo dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Francesco Basentini, rischiano di far detonare l’ambiente carcerario in un momento estremamente delicato per tutto il Paese. Nello specifico sulla gestione dell’emergenza per il contenimento del contagio da Covid-19, la circolare riporta: “nella unica prospettiva di salvaguardare l’ordine e la sicurezza pubblica, si ritiene che gli operatori di Polizia Penitenziaria debbano continuare a prestare servizio anche nel caso in cui abbiano avuto contatti con persone contagiate o che si sospetti siano state contagiate”.
Il passaggio, che lascia quanto meno basiti, oltre a essere lesivo della dignità e della salute di tutto il personale di Polizia Penitenziaria, avrebbe già scatenato le prime proteste nel Penitenziario di Nuoro.
L’argomento è al centro di una lettera inviata al ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, dalla parlamentare Mara Lapia che fa parte della Commissione Affari Sociali e Sanità: “si richiede se non si ritenga urgente rivedere quanto deciso dal dott. Basentini – scrive la deputata -. Si stigmatizza con vigore quanto richiesto dal capo dipartimento poiché la vita e la salute del personale di polizia penitenziaria, ovvero dei detenuti, non possono essere messe a repentaglio dalle necessità di servizio dovute alla carenza di personale”.