
Fin dal primo momento i Carabinieri avevano sollevato dubbi sul racconto della giovane 29enne gallurese che questa mattina ha dichiarato ai militari di aver subito un’aggressione ad opera di due uomini mascherati. In serata è crollata e ha confessato di essersi inventato tutto per attirare l’attenzione del fidanzato.
Nessuna aggressione, nessun furto, nessuna siringa e soprattutto nessuno stupro come si era pensato in un primo momento. La ragazza era arrivata a legarsi da sola, con dei lacci elastici, prima i piedi e poi le mani. Quando il fidanzato era rientrato a casa, l’aveva trovata legata e nuda, e in apparente stato confusionale. Poi la corsa all’ospedale, il piantonamento infine l’interrogatorio da parte della squadra dei Carabinieri di Olbia guidata dal colonnello Alberto Cicognani.
La giovane donna ha confessato di essersi inventato tutto per attirare l’attenzione del fidanzato con il quale ha un rapporto sentimentale che va avanti da oltre dieci anni. Una brutta storia, pesante per gli aspetti giudiziari (la donna è stata denunciata per simulazione di reato) ma delicata perchè maturata sul filo dell’instabilità e della depressione.
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