
“Martedì 12 febbraio si terrà un incontro tra il presidente Francesco Pigliaru, l’assessore dei Trasporti Carlo Careddu e i vertici di Air Italy per affrontare gli aspetti relativi al futuro della compagnia aerea nell’isola con particolare riferimento allo sviluppo dei collegamenti e al mantenimento dei livelli occupazionali. L’incontro è stato richiesto con carattere d’urgenza dalla Regione.” Fin qui il secco comunicato della Regione che non aggiunge altro. Al momento non è dato sapere se la Compagnia si presenterà.
Ma come non rivedere alla moviola il pessimo precedente tra Regione e Air Italy tenutosi il 6 luglio scorso. Un brutto confronto che, come si ricorderà, aveva scatenato l’ira dell’assessore Olbiese. Quella volta Pigliaru e Careddu si erano trovati davanti il muro di Mills e Rigotti chiusi a riccio sulla vicenda dei trasferimenti da Olbia a Malpensa.
Il No di Air Italy era stato definito “un atto ostile immotivato” al punto che la Regione tentò un approccio diretto con i ministri Di Maio e Toninelli sfumato dopo poche settimane al Mise quando, al posto dei responsabili del Governo, si presentò un funzionario.
Dopo il compromesso accettato in parte dai lavoratori, la questione di fondo è esattamente la stessa di allora: il futuro dell’ex Meridiana. Non si parla più di personale con la valigia, almeno per ora, ma la questione aperta riguarda la continuità territoriale vinta da Alitalia e i relativi riflessi sulla gestione generale. La domanda alla quale Rossen Dimitrov, dovrà rispondere, sempre che il gelo si sciolga a sei mesi di distanza è sempre e solo una: quali sono le vere intenzioni della compagnia riguardo il suo futuro in Sardegna?