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Olbianova

Primo giornale online di Olbia

La protesta di Air Italy in Consiglio. Uniti con una moratoria per sospendere i trasferimenti.

10 Settembre 2018 ore 13:39 di Mauro Orrù   



★VIDEO★ Il Consiglio comunale di Olbia apre alla protesta dei 51 lavoratori di Air Italy. Un atto unilaterale che per le parti in campo a difesa della vertenza rappresenta una corsa al contrario verso la delocalizzazione della Compagnia.

Tra tutti gli interventi è emersa, tra gli applausi, la proposta di un dipendente di Air Italy, Daniele Valentino, che ha chiesto alla politica di promuovere una moratoria che rappresenti una sospensiva dei trasferimenti in attesa di rivedere le posizioni. Al termine dell’incontro il Consiglio comunale si è fatto carico di redigere il documento che dovrà essere rapidamente presentato a Roma. Ha aperto la seduta il sindaco di Olbia:

SINDCO DI OLBIA. Settimo Nizzi – Ho sempre sostenuto l’azienda. Noi non possiamo permetterci che una parte così importante dell’operativo della Compagnia aerea lasci la città. La nostra battaglia non è solo a salvaguardia dei 51 dipendenti ma a difesa dell’azienda nel territorio. Noi non ci tiriamo indietro anche se al momento non ci sono le condizioni perché la Compagnia possa rivedere le sue posizioni. Stiamo parlando di un topolino: Olbia, Gallura, Sardegna, contro elefante: Malpensa, Lombardia, Qatar.  Il capo dell’operativo può andare dove vuole ma il personale dell’operativo deve stare qui.

ANCI SARDEGNA. Emiliano Deiana – Noi coinvolgeremo tutti gli associati con il documento che verrà esistato oggi. La Gallura è ancora sotto attacco e tutti i Comuni della Sardegna dovranno essere uniti nella battaglia.

MAGGIORANZA DI GOVERNO. Nardo Marino (M5sS) – . Da parte nostra c’è la massima condivisione della battaglia. Siamo davanti a una sorta di capriccio che ho definito deprecabile perché va in direzione contraria rispetto ai diritti dei lavoratori. Si tratta di una delocalizzazione. Nel merito vorrei sottolineare che la convocazione dell’incontro al Mise è stata organizzata in fretta e furia mentre il Governo era impegnato in Parlamento e contestualmente aveva oltre un centinaio di tavoli aperti sul lavoro con migliaia di sanguinosi licenziamenti.

TAG. Luisa Di Lorenzo – La posta in gioco riguarda soprattutto le prospettive di lavoro futuro e per questo chiediamo una maggiore incisività a tutte le forze in campo.

CGIL. Franco Monaco – Non c’è traccia di sviluppo nelle attività di volo di Air Italy. Chi rappresenta la Compagnia viene al Mise e dice con spocchia che se l’ambiente è ostile lasceranno il progetto. Io chiedo che la politica si faccia interprete della battaglia per la salvaguardia del futuro del territorio.

UGL. Nicola Contini – Dobbiamo andare a Roma e far valere le nostre ragioni anche al Mise in un prossimo incontro prima della data del trasferimento del 1° ottobre incombe.

UIL. Elisabetta Manca – Aspettiamo il nuovo incontro al Ministero dello Sviluppo. Nessuno proibisce la crescita di Malpensa ma le attività dell’aeroporto di Olbia non possono essere abbandonate. Al contrario dobbiamo puntare allo sviluppo.

CISL. Mirko Idili – Tutto possiamo fare fuorché stare fermi ad assistere allo scippo. In passato il management ha sperperato ingenti somme di denaro in fusioni a freddo aziendali che si sono rivelate inutili. Oggi l’aula deve investire il Governo nella lotta come è successo con l’Ilva di Taranto. On. Marino, mi rivolgo a lei che ha disertato il precedente incontro al Mise, perché si faccia davvero artefice di portare a Roma la battaglia di tutti.

ANPAV. Marco Bardini – Se oggi parliamo di Air Italy è perché prima c’è stata Alisarda e Meridana dopo. Ryan Air ha il suo operativo a Dublino e da lì fa partire aerei da tutto il mondo. Negli ultimi anni sono state aperte alcune linee ma altre sono state chiuse. Air Italy non è stata ancora capitalizzata ma nel frattempo si trasferiscono 51 dipendenti ma nella realtà si sta testando la forza della politica e del territorio ma si sappia che a ottobre ci saranno altri 40 trasferimenti a Milano che riguarderanno il personale di volo. Air Italy è per Olbia come l’Ilva per Taranto e per questo occorre combattere a tutti i livelli.

USB. Alessandro Brandanu – Sottolineo che l’aeroporto cresce mentre la Compagnia regredisce. Gli aerei vecchi sono stati sostituiti con arei di 14 anni pagati a prezzi di mercato. Il saldo non cambia. Attendiamo l’allungamento della pista dell’aeroporto che spero avverrà prima o poi, ma a che serve? Il costo del lavoro non c’entra nulla con lo sviluppo della Compagnia che continua a puntare su un management non all’altezza. Per questo motivo a Malpensa i trasferiti troveranno altri colleghi sradicati da Cagliari, Verona e Firenze.

CONFINDUSTRIA. Gian Simone Masia – Abbiamo un grosso problema e mi auguro che non si facciano lotte contro i mulini a vento ma si lavori uniti per portare a casa un risultato positivo per il territorio.

DIPENDENTE AIR ITALY. Daniele Valentino – Il territorio è sotto scacco e se falliamo falliremo tutti! Che la politica si faccia carico di una moratoria che funga da sospensiva sui trasferimenti. Noi lavoratori vogliamo una compagnia più viva e aggressiva invece dal 2016 abbiamo lasciato a terra tanti colleghi. .

REGIONE SARDEGNA: Carlo Careddu – Siamo uniti malgrado la partita non sia facile. I 51 trasferimenti sono deportazioni ma non sono ineluttabili (Una sintesi del suo intervento è nel video infondo all’articolo).

CONSIGLIERE REGIONALE. Pierfranco Zanchetta – Il trasferimento da Olbia a Malpensa è un chiarissimo disegno leghista. l’on. Marino approfondisca se non sia il caso di prendere le distanze. La moratoria è un percorso percorribile ma ora è tempo di trovare soluzioni vere per Air Italy.

DIPENDENTE AIR ITALY TRASFERITO. Gianni Mei – Sono stato assunto 32 anni fa. Oggi alle 6 del mattino sono andato a lavorare e alle 10:00 ho timbrato per il mio primo sciopero in 32 anni. Noi gestiamo tutto in azienda. Da sempre muoviamo arei ed equipaggi in tutto il mondo dalla nostra sede di Olbia. E questa volta mi sono permesso di chiedere spiegazioni sul trasferimento. E loro mi hanno risposto mettendomi per iscritto l’assurda motivazione dell’atto unilaterale. Mi hanno scritto: “Dovete cambiare sede per star vicino al capo delle operazioni”. Quindi anziché spostare un dirigente si sceglie di spostare 51 persone. E poi hanno aggiunto: “Dovete cambiare sede per stare vicino all’operativo”. Ma l’operativo è qui a Olbia, e siamo noi!

CONSIGLIERE REGIONALE. Giuseppe Fasolino – Risposte vergognose e offensive quelle date al dipendente di Air Italy Gianni Mei. E’ il Governo che deve dare risposte alla Regione Sardegna. Il ministro deve dire con chiarezza da che parte sta. Propongo uno sciopero generale in Gallura mobilitando tutti i 160 mila abitanti. Questa è una sfida di maturità.

CONSIGLIERE REGIONALE. Giuseppe Meloni – Tutta la politica deve fare fronte comune. E’ giunta l’occasione di far dire al Governo cosa vuol fare. I temi vanno dichiarati e i problemi vanno affrontati e risolti.

CONSIGLIERE REGIONALE. Giovanni Satta – Chiedo che i consiglieri del territorio continuino a stare uniti come fino a oggi per combattere univocamente a favore della vertenza Air Italy.

CONSIGLIERE COMUNALE. Vanni Sanna – Si deve vedere la vertenza Air Italy come un unico elemento con soggetto Qatar, a favore di tutto il territorio. Turismo con gli investimenti della Costa Smeralda,  Sanità con il Mater Olbia e Trasporti con Air Italy. Si alla moratoria ma che il sindaco abbia il mandato per rappresentare il territorio in tutte le istanze.

EX PARLAMENTARE. Gian Piero Scanu – Due punti secchi: Respingimento delle lettere di trasferimento e stamattina stessa deve essere messa in pratica la moratoria.

Al termine le parti si sono riunite per redigere la moratoria che pubblicheremo in un servizio a parte. 

Di seguito una sintesi dell’intervento dell’assessore Carlo Careddu:

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