
Tiene banco la polemica tra il consigliere regionale del PD, Giuseppe Meloni, e l’assessore della Sanità, Lugi Arru. Ma, contrariamente a quanto ci si poteva aspettare, non è l’esponente dell’esecutivo della Giunta a intervenire, almeno non ancora, ma un’entrata a “gamba tesa” del neo deputato pentastellato Nardo Marino. Bruciando i tempi d’attesa della nomina ufficiale, ha stigmatizzato l’esternazione del consigliere Democratico riportando ironicamente una dichiarazione di Meloni rilasciata al momento dell’approvazione in aula del riordino della Sanità sarda.
“Il consigliere Giuseppe Meloni (Pd) – scrive Nardo Marino (M5S) -, annunciando il suo voto a favore, ha parlato di «grande lavoro svolto da Giunta e Commissione sanità» e di perfetta «sintesi delle varie istanze provenienti dalla Sardegna»”- e aggiunge -: Tratto dal resoconto della seduta del Consiglio regionale culminata nell’approvazione del riordino della rete ospedaliera. Ottobre 2017. Neanche tanto tempo fa. Marzo pazzerello…”
Piccata e rapida la risposta di Giuseppe Meloni che rispedisce le accuse al mittente: “Caro Nardo Marino, il mio intervento in aula che tu citi a tratti (spogliandoti delle tue doti di giornalista per indossare prontamente la casacca del perfetto diffusore di fake news), nella parte finale ammoniva l’assessorato della sanità circa la necessità di arrivare ai risultati, sopratutto sui servizi nel territorio.
Io non rinnego il voto sulla rete ospedaliera che hai citato (che, affinché tu lo sappia, non è ancora operativa) ma pretendo ben altri benefici promessi e non ancora arrivati.
È noto a tutti come io abbia anche, è per diverse volte, votato contro la mia stessa maggioranza, sempre e sopratutto nell’interesse del territorio che rappresento. Vedremo quanto sarai bravo tu a distinguerti a Roma rispetto agli ordini di scuderia che riceverai… vedremo quanto saprai essere autonomo nell’interesse del territorio che ti ha appena eletto. Vedremo – dice in chiusura il consigliere Meloni -quanto saprai dialogare con gli altri rappresentati istituzionali, al di là delle appartenenze, nell’esclusivo interesse del territorio che ti ha eletto e dei sardi. Certo, se il buon giorno si vede dal mattino…Ti saluto e spero sinceramente, perché ti ho sempre apprezzato come uomo e come professionista, che la politica non ti abbia già cambiato in peggio!!”