
Abile ma non abbastanza da farla franca anche se per mandare in fumo la truffa che aveva organizzato, gli uomini del Commissariato di Olbia hanno seguito le tracce di un grosso finanziamento che portava ad un’importante banca straniera. E così A.B., 43 anni, residente a Olbia, originario del nuorese, ha visto sfumare un affare a molti zeri.
Come nella trama del film “Il talento di Mr. Ripley”, il 43enne aveva prodotto una serie di documenti falsi ma riconducibili ad una persona reale. Documenti di identità, attestati vari, curriculum e certificazioni per istruire la pratica di un finanziamento. Una volta ottenuto, con tutta probabilità, l’uomo, o meglio, il suo avatar reale, si sarebbe dissolto nel nulla.
Ma la fuga con il malloppo non ha avuto l’esito che aveva programmato. Le indagini, iniziate a seguito di specifiche segnalazioni pervenute dall’Istituto di Credito estero, hanno permesso di stabilire come l’uomo, risultato essere sino al momento sconosciuto agli schedari delle Forze dell’Ordine, avesse architettato un piano di sostituzione di persona per ottenere soldi “in prestito”.
L’attività di Polizia Giudiziaria, coordinata dal vicequestore Fabio Scanu, ha fatto emergere un complicato intreccio di documenti, fino all’individuazione di passaporti e carte di identità di un altra persona, sui quali aveva apposto la propria fotografia.
L’uomo è stato denunciato e dovrà rispondere dei reati di false attestazioni sulla propria identità, possesso e fabbricazione di documenti di identità falsi, sostituzione di persona e tentata truffa in danno di istituti di credito.