
La diocesi di Tempio Ampurias rompe gli indugi in una città come Olbia in cui al massimo di sposano solo 80 coppie all’anno e apre un centro di ascolto inclusivo che consentirà a tutti, comprese coppie di conviventi anche omosessuali, di rendere possibile l’accesso al sacramento della comunione.
Il progetto si chiama IN.C.A.S.A., INcontro Consulenza Accoglienza Sostegno Ascolto, ed è già operativo a disposizione del pubblico con uno sportello all’interno della casa diocesana a fianco alla chiesa di San Paolo Apostolo. Il centro ascolto che si avvale di uno staff composto da avvocati, psicologi, educatori e sacerdoti, è stato presentato questa mattina dal direttore don Mauro Bucciero e don Theron Casula.
Il centro dispone di un numero di telefono sempre attivo utilizzabile anche per messaggi WhatsApp: 329.2464649, mentre lo sportello per i colloqui è aperto il lunedì e il venerdì dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 16:00 alle 19:00.
Il gruppo conta di dare risposte alla gente che vive con dolore il non sentirsi pienamente accolta dalla Chiesa. In particolare, come è riportato nel materiale grafico a disposizione del pubblico, il centro di ascolto risponde domande del tipo:
- È vero che Papa Francesco ha dato la possibilità ai divorziati di ricevere la comunione sacramentale?
- Mi è stato detto che non posso fare la comunione. Ma è proprio vero?
- Non mi sento di fare la comunione ma vorrei farla: cosa devo fare?
- Vorrei sposarmi in chiesa con la persona con cui attualmente convivo, ma sono già stato sposato in chiesa e ho divorziato: è possibile?
- Convivo con il mio compagno ma mi è impossibile sposarmi adesso per motivi economici: posso fare la comunione?
- Sono sposato civilmente ma l’altro coniuge non intende in modo assoluto sposarsi in chiesa: non vorrei sentirmi escluso dalla chiesa per qualcosa che non dipende dalla mia volontà. É possibile risolvere la mia situazione?