
La sfida del secolo è qualcosa di globale, ma inevitabilmente parte dalle realtà locali. Attivarsi tutti e attivarsi subito: è il diktat lanciato dal dibattito che si è svolto ieri pomeriggio nella sala De Roberto della biblioteca.
Si trattava di una delle tante attività che il gruppo olbiese di “Fridays for future” ha organizzato per la “settimana del clima” in vista dello sciopero mondiale del 27 settembre.
“Il problema globale ci ha fatto riflettere anche a livello locale” esordiscono i due giovani studenti Filippo Sotgiu e Anna Bruno, organizzatori dell’incontro “Come affrontare la sfida del secolo?”. Per questo dopo la visione dell’intervento di Greta Thunberg all’Onu, la discussione abbandona i grandi problemi globali e punta la lente d’ingrandimento sulla situazione olbiese. Per questo, infatti, tra gli ospiti c’è Luigi Antolini, preside dello scientifico Mossa, la prima scuola della città ad aver dichiarato l’emergenza climatica. Sarà sua la chiosa finale, “Non illudiamoci però che solo scendendo in piazza risolveremo i problemi, noi che lavoriamo all’interno della scuola dobbiamo assumerci un’importante responsabilità”.
L’impegno di tutti. L’impulso parte dai giovani, tanti quelli presenti nella sala conferenze, e trova l’interesse di Benedetto Cristo ed Egidio Trainito, esperti nell’ambito della biologia marina. Interpellato dai giovani attivisti, il primo si concentrerà soprattutto sul problema dei fumi delle navi nel porto di Olbia, “Oceani – il futuro scritto nell’acqua” di Sandro Carniel e “Cento watt per il prossimo miliardo di anni” di Luigi Sertorio ed Erika Renda sono le letture che Egidio Trainito consiglierà. “Chiedetevi perché una ragazzina sola con un cartello di fronte scuola sia diventata milioni di persone. Migliaia di scienziati valgono molto meno di chi ha enorme peso mediatico”, e il plauso va ai tanti giovani che si sono interessati del tema ambientalista nell’ultimo anno.
“Ci sono tante problematiche ma ci sono altrettante soluzioni, che noi dobbiamo pretendere – così in conclusione Anna Bruno, studentessa del Gramsci -. Queste soluzioni le chiederemo, le urleremo anzi, in piazza. Vero, non basterà solo questo, ma intanto noi il 27 manifesteremo per il nostro futuro, contro la metanizzazione in Sardegna (altro tema forte del dibattito) e molto altro”. L’appello è rivolto agli studenti olbiesi e ai docenti.