
Pietrina Degosciu (ma tutti la chiamano Antonia) è nata il 22 ottobre del 1918 a Plebi ex Comune di Nuchis (passò a Olbia nel 1938). E’ stata la nona di un piccolo esercito di 12 figli tutte femmine!
Dopo la V elementare ha appreso l’arte della sartoria da uomo. E’ stata tra le prime in città, ma quando aprì l’ospedale di Olbia nel 1955, il cappellano don Cascioni (che in futuro fu preside dei licei classico e scientifico) la volle come infermiera. Accettò ma cinque dopo si traferì a Roma dove lavorò, sempre come infermiera, all’Istituto Gabelli dove venivano ospitati i cosiddetti “ragazzi difficili”. In seguito fu trasferita in un altro istituto dove venivano accolte giovani donne tenute al sicuro e protette da madri poco affidabili.
Ma il meglio della sua carriera doveva ancora arrivare. La svolta fu una conoscenza speciale con la moglie dell’autista del re Faruk che le offrì l’incarico di cuoca in Svizzera. La splendida esperienza durò dieci anni e in seguito offrì la sua sua professionalità tra i fornelli alla nobile famiglia svizzera del conte Giansanti. Imparò perfettamente il francese ma otto anni più tardi decise che era ora di tornare nella sua città: Olbia.
“Tutti i sardi che lasciano l’isola prima o poi ci ritornano – racconta al suo avvocato la dott.ssa Tiziana Ruzzittu (nella foto) -. Ho vissuto felice in Svizzera. Una terra bellissima sopratutto d’Autunno quando dagli alberi cadono grandi foglie rosse e gialle che creano uno splendido tappeto anche se bisogna fare attenzione a non scivolare se si passa sopra.
E’ bellissima anche l’Australia dove ci sono le mie sorelle. Ci sono stata due volte. Ho visto i canguri, i koala e anche gli opossum. Tutto il mondo è bello e i soldi spesi meglio – confida la signora Antonia – sono quelli usati per viaggiare. I miei ricordi più belli? Quelli dell’infanzia perché mi piaceva la compagnia degli altri bambini”.
Antonia non si è mai sposata né si è mai pentita di aver scelto di essere single a vita: “Avrei voluto una famiglia non un marito. Da bambina mi chiedevo come fosse possibile restare innamorati per tutta la vita”.
Infine Tiziana le chiede se ha voglia di fare due passi e lei risponde sorridendo: “No grazie, se cammino tutti vedono che sono vecchia e io non mi sento vecchia”. Auguri Antonia!