
Come emerge dagli indicatori socio economici (dati Istat del III trimestre 2019) la Gallura corre più delle altre realtà della Sardegna ma, secondo la Cgil Gallura, anche il Nord Est arranca a causa delle numerose vertenze lavorative che hanno colpito settori produttivi importanti.
Per il 2020 la Cgil Gallura chiede alla politica un intervento su cinque punti: autonomia istituzionale, sanità, porto, continuità territoriale aerea e marittima.
Secondo la Cgil la Provincia può far fare sistema alla comunità gallurese e dare vita ad importanti progetti comuni, oltre a garantire ai cittadini i servizi connessi alle funzioni svolte dalle Province.
Quanto alla sanità, la Cgil contesta la controriforma della giunta regionale che condurrebbe unicamente ad una proliferazione delle Asl, quando sarebbe necessario discutere non solo di eccellenza nella cura e nella ricerca ma anche di prevenzione e di territorialità in continuità con l’attività dei medici di base.
La Cgil Gallura chiede poi una serie di interventi infrastrutturali che pongano fine allo stato di abbandono del porto di Olbia, ossia il rifacimento della canaletta di accesso
portando i fondali ad avere un pescaggio di almeno 11 metri, il completamento del porto industriale di Cocciani e l’approvazione definitiva del piano regolatore del porto di Olbia, già adottato nel 2010 dal Comitato Portuale.
Per quanto riguarda la continuità territoriale aerea, il sindacato chiede risposte e azioni immediate da parte della Regione, sottolineando che ad oggi é impossibile prenotare un biglietto per la prossima stagione estiva con grave danno all’economia turistica.
Infine, la Cgil Gallura ritiene che il monopolio sulle rotte continui a causare disservizi e costi insopportabili per i viaggiatori, senza portare alcun vantaggio al trasporto delle merci.
Sul piano della vertenza sul tema del lavoro, la Cgil sottolinea che la ripresa occupazionale degli ultimi anni è rappresentata quasi esclusivamente da rapporti di lavoro precari, discontinui e a tempo parziale.
Quanto alla vertenza Auchan-Conad, che coinvolge 160 lavoratori di Olbia, la Cgil si dichiara preoccupata per il loro destino e garantisce un impegno volto ad ottenere maggiori garanzie per chi è impiegato in questo settore.
La Cgil chiede di non abbassare la guardia quanto al problema dei lavoratori Sinergest, per il momento risolto ma che potrebbe ripresentarsi tra qualche mese.
In riferimento alla USP e dopo avere scongiurato i licenziamenti, il sindacato gallurese auspica che la ripresa dei traffici permetta ai lavoratori il rientro in produzione già dal mese di aprile.
Non può mancare un riferimento all’annoso problema legato ad AirItaly, soprattutto rispetto alla totale assenza del tanto sbandierato piano industriale della Qatar Airways, al disimpegno dai collegamenti verso la Gallura e alla scelta di chiudere l’attività di manutenzione di Olbia, vera eccellenza di attività industriale della Sardegna.