
Quando si dice, il caso! Una dipendente di Air Italy, con sede a Milano, ha raccontato in un post di aver assistito alla telefonata della ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, che parlava proprio della “sua” compagnia di volo con affermazioni a dir poco clamorose. Al punto che lei, la ministra del M5S che ha ereditato il “Lavoro” da Luigi di Maio lo scorso settembre, di Air Italy non saprebbe proprio nulla e che non si capacita di cosa vorrebbero da lei i 1.500 dipendenti che, con la chiusura del vettore in mano al Qatar, hanno simultaneamente perso il lavoro (Nella foto: a sinistra la ministra sul treno pubblicata nel post, a destra la foto ufficiale).
Ecco il racconto della dipendente di quanto sarebbe accaduto sabato pomeriggio: “E poi arriva il pomeriggio di ieri (sabato 25 luglio, ndr), Roma Termini, sono in anticipo e riesco a prendere il treno prima. Salgo e mi siedo. Treno deserto. Caldo. Sei stanca ma già sai che tornerai a Roma proprio mercoledì 29 perché con i tuoi colleghi Air Italy, tutti licenziati da febbraio, andrai a manifestare davanti al Ministero del Lavoro per chiedere di non essere dimenticati da questa politica tutta concentrata su Alitalia”.
E continua: “Insieme ai tuoi colleghi sai che andrai per chiedere che ci sia pari dignità fra i lavoratori e che non si possono dimenticare 1500 famiglie. Poi capita che senti una voce in sottofondo che non conosci affatto ma senti parlare proprio della vertenza Air Italy. Ti affacci. Guardi chi sta parlando e riconosci che a parlare è il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo.
Non ci credi. Guardi ancora. Pensi non sia vero. È proprio lei. Le mascherine alterano i visi ma quello che sta dicendo al telefono mi lascerà senza parole”.
E ancora: “Sentir dire a un Ministro, il Ministro, la Ministra, colei che inseguiamo chiedendo proprio aiuto, che di 1500 lavoratori della seconda compagnia aerea italiana che ha chiuso inviandoci una mail, lei non sa proprio nulla. Non si capacita di cosa vogliamo da lei, non vuole proprio vederci sotto casa sua mercoledì, così definisce il Ministero. Chiede al suo interlocutore di convocare i sindacati proprio per lunedì perchè lei non vuole vederci a Roma, a casa sua, a disturbare la quiete e che, ribadisce, convoca i sindacati solo per ascoltare e respingere al mittente. Alterna voce ferma e risate di sicurezza in ciò che dice, mentre io ho le lacrime agli occhi…
Il destino così assurdo ha voluto che ascoltassi quella conversazione dal vivo che mi ha sconvolto mentre continuo a guardare fuori dal finestrino di quel frecciarossa 9658 che difficilmente dimenticherò”.
Il racconto della dipendente di Air Italy si conclude qui ma per chiudere il cerchio ecco lo screen della mail di convocazione arrivata ai sindacati. Una seconda coincidenza?