
Dopo le cannonate nell’ultima battaglia in senso cronologico tra Air Italy e Alitalia i sindacati dei dipendenti Cgil, Ugl e Uil trasporti escono con documenti separati e con posizioni diverse. Per salvare azienda, lavoratori e permanenza a Olbia, la CGIL non vede altre strade possibili oltre alla revoca del mandato ad Alitalia. E mentre UIL trasporti chiede un nuovo tavolo di crisi, UGL esce dai ranghi e attacca frontalmente il capo Dimitrov definendo la sua operazione con il titolo di un film: “Il grande bluff”.
Per la CGIL, “il Governo e il M5s da una parte e la Regione e la Lega giocano sulla pelle dei lavoratori di Air Italy, rimpallandosi le responsabilità che – come Cgil della Gallura lo vogliamo dire con estrema chiarezza – sono di entrambi, allo stesso modo, per le rispettive competenze.
C’è solo una soluzione per salvare Olbia: il Governo deve ritirare il decreto sulla continuità territoriale e lasciare ad Air Italy le rotte per Milano Linate e Roma Fiumicino, esattamente come ha fatto – di concerto con il Governatore della Sardegna – per le rotte dagli aeroporti di Cagliari e Alghero. E il Governo, in questo caso il ministero dei Trasporti, è rappresentato dal M5s. E’ inutile che il partito di Di Maio cerchi di attribuire ad altri responsabilità che, ora, sono solo sue. E la Regione, una volta cancellato questo decreto, deve dare la proroga ad Air Italy ripristinando la vecchia continuità.
Questa è l’unica soluzione (ripetiamo: l’unica) per salvare i 550 posti di lavoro della compagnia aerea che – dal 1964 – vola da Olbia. Tutto il resto sono inaccettabili offese all’intelligenza e alla dignità”.
UGL trasporti sottolinea che “proprio nel giorno dello sciopero nazionale dei trasporti si consuma una pagina nefasta per la mobilità in Sardegna”. Lo affermano il segretario regionale della Uiltrasporti Sardegna William Zonca e la segretaria territoriale Uiltrasporti del Nord Sardegna Elisabetta Manca a proposito dell’annuncio di Airitaly di lasciare definitivamente ad Alitalia le rotte Olbia-Fiumicino e Olbia-Milano, disertando il tavolo convocato dal presidente della Regione Christian Solinas per il 22 maggio
“E’ un momento difficilissimo per i trasporti della nostra regione – proseguono Zonca e Manca –: la Sardegna non può perdere il patrimonio economico e occupazionale rappresentato da Airitaly. Per questo chiediamo al presidente Solinas di convocare immediatamente le parti sociali per sederci insieme attorno ad un tavolo di crisi e provare a risolvere con ragionevolezza e buona volontà una vertenza che, alla vigilia della stagione estiva, potrebbe avere conseguenze drammatiche per i trasporti e l’intera economia della nostra isola”.
“Carissimo” Rossen – scrive l’UGL rivolgendosi direttamente al capo operativo di Air Italy Rossen Dimitrov – Apprendiamo con sgomento e grande preoccupazione, dal suo comunicato aziendale e del fallimento della trattativa con Alitalia. Non abbiamo elementi sufficienti per esprimere valutazioni di merito che non somiglino a giudizi approssimativi e parziali su quanto accaduto veramente.
Ma alcuni passi del suo comunicato, laddove Lei attribuisce precise e dirette responsabilità in capo alle istituzioni ed Alitalia stessa per quanto accaduto, ci lasciano a dir poco perplessi e ci impongono moralmente e sindacalmente di operare un paio di valutazioni. La prima riguarda le responsabilità dirette.
Se Air Italy non opera le tratte in CT è perché non è stata in grado di aggiudicarsele dopo regolare bando di gara e se ciò non è avvenuto è per l’incapacità , insipienza e pressappochismo di chi aveva il compito di presentare un’offerta su cui in diversi punti e sotto differenti criteri di valutazione eravamo avvantaggiati rispetto ai competitor della gara. Ciononostante siamo riusciti a perderla.
La seconda riguarda il passaggio in cui Lei chiede di spostare l’attenzione sugli strumenti “per garantire il reddito dei 500 dipendenti e delle loro famiglie sulla base di Olbia”.
Noi crediamo – si legge nella nota a firma delle segreterie regionale, territoriale, RSA, PNT e PNC TERRA – che sia opportuno , alla luce delle sue dichiarazioni, ricordarLe che l’attenzione deve essere spostata, principalmente da parte dell azienda, sul destino di tutte le famiglie, di tutti i dipendenti del Gruppo e non scaricando la responsabilità soltanto sulle istituzioni.
La situazione critica e per alcuni di noi drammatica è frutto principalmente delle scelte operate finora dall’azienda, sempre imposte e mai condivise. Airitaly, come in più occasioni Lei stesso ha dichiarato, è una grande famiglia, magari con più anime, ma un corpo unico. Per noi lo era anche prima , come i recenti esiti processuali e giudiziari hanno sancito essere “ex ante”.E dunque anche il destino futuro del gruppo sarà unico, solidale e condiviso.
Per quanto sopra esposto La invitiamo , a strettissimo giro, ad un confronto con tutti i lavoratori , con cui Lei ha sempre tenuto a mantenere un rapporto diretto , per comunicare le Sue intenzioni e le azioni che intende intraprendere ed al quale non faremo mancare la ns. presenza in prima fila!”