
Un giovane di 23 anni originario di Bolzano, Fabrizio Rocca, è scomparso da lunedì 14 maggio da Porto Rotondo e le ricerche sono partite la sera stessa. La denuncia dei familiari, giunti in Sardegna ieri, mercoledì 16 maggio, è stat formalizzata nel pomeriggio. Dalle poche notizie trapelate, il 23enne di sarebbe allontanato senza dare alcuna indicazione sulla sua destinazione la sera di lunedì. A tre giorni dalla sua sparizione la preoccupazione è grande. Quella di oggi potrebbe essere la terza notte che il giovane, sempre che sia in buone condizioni fisiche, si appresterebbe a trascorrere fuori di casa. Lo cercano i Vigili del Fuoco, alcune associazioni di Protezione Civile e i Carabinieri di Olbia e Porto Rotondo, la Polizia Locale, il Consorzio di Porto Rotondo e volontari. La zona battuta palmo a palmo è tra Rudalza e Porto Rotondo. Notizia in aggiornamento.
ore 23:00 La denuncia da parte dei genitori sarebbe stata fatta alla Stazione dei Carabinieri di Porto Rotondo oggi pomeriggio ma le ricerche sono iniziate subito la sera stessa della scomparsa.
ore 23:15 Decine di uomini stanno battendo le campagne della zona, ruderi e case abbandonate, ma anche i villaggi turistici.
ore 23:30 Fino a questo momento i Carabinieri non hanno diffuso la foto né le generalità dello scomparso. Il timore di saperlo fuori casa per la quarta notte sta creando fortissima apprensione non solo tra i familiari ma anche tra le squadre di ricerca.
ore 24:00 Le frammentarie notizie trapelate inizialmente lasciano il posto alle prime certezze. Il ragazzo (di cui ancora la famiglia non ha fornito le generalità) è arrivato a Olbia con il volo da Milano, lunedì mattina. Il giovane ha raggiunto Porto Rotondo per lavoro, è un informatico. Ha regolarmente lavorato tutto il giorno e la sera è rientrato nell’appartamento a sua disposizione in un residence della località turistica. Dopo alcune ore sarebbe uscito forzando la porta finestra della sua camera. Il rumore provocato ha allertato i vicini e da qual momento sono iniziate le ricerche.
• Giovedì 17 maggio
ore 00:10 La famiglia, attraverso i Carabinieri di Olbia, ha diffuso la foto. Il ragazzo viene da Milano, dove lavora. E’ alto 1:80. E’ scomparso da Porto Rotondo lunedì 14 maggio.
ore 00:15 Si apprende che nella tarda serata di ieri sono stati ritrovati i suoi vestiti nel centro abitato di Porto Rotondo. Il giovane, che evidentemente potrebbe trovarsi a vagare seminudo, potrebbe essere in stato confusionale. Nelle tasche dei pantaloni sono state ritrovate le chiavi della sua residenza ma documenti, portafogli e cellulare sono rimasti a casa. Le ricerche continuano e con tutta probabilità andranno avanti ad oltranza.
ore 7:00 Le ricerche andate avanti tutta la notte non hanno avuto esito. Gli uomini impegnati nelle battute, anche con l’utilizzo dei cani molecolari, contano sulla luce del giorno.
ore 14:30 Da alcune ore le ricerche del giovane scomparso si sono spostate nello specchio acqueo di Porto Rotondo e nel tratto antistante. Sembra, infatti, che il ragazzo sia stato ripreso della telecamere del porto turistico la sera stessa di lunedì. Da quel momento del giovane di Bolzano si sono perse le tracce. Alle squadre a terra, dunque, si sono aggiunti anche i sommozzatori dei Vigili del Fuoco e i militari della Capitaneria di Porto.
ore 21:00 Continuano le ricerche a terra mentre è stata sospesa per l’oscurità la perlustrazione del porto turistico. Fino a questo momento, a Porto Rotondo, non è emersa alcuna traccia che possa indirizzare le squadre attive. Ogni gruppo è munito di Gps e i passaggi effettuati vengo tracciati sulle mappe. Nel pomeriggio si è alzato in volo anche un elicottero dei Carabinieri. I genitori del giovane seguono costantemente l’evolversi della situazione. Al momento restano aperte tutte le piste di indagine. Il ragazzo, a quanto è dato sapere, non aveva mai dato segni che potessero far pensare a un gesto d’impulso o fughe premeditate. Resta plausibile, al momento, l’ipotesi che il 23enne stia vagando nella zona in stato confusionale e si nasconda per sfuggire ai ricercatori.
• Venerdì 18 maggio
ore 10:30 Sono riprese all’alba le ricerche nel mare. Il porto turistico di fronte al Circolo nautico di Porto Rotondo è stato scandagliato ma del giovane scomparso non è emersa alcuna traccia. Ora le ricerche si spostano all’esterno del porto. La Capitaneria di porto ha inviato le motovedette fino alle spiagge di Golfo Aranci sul litorale interno tra Marinella e Cala Sabina. Al momento sarebbero sospese le ricerca via terra. Evidentemente gli inquirenti hanno ragioni fondate per restringere il campo agli specchi acquei.
• Sabato 19 maggio
ore 11:00 Le ricerche in mare non hanno dato alcun risultato e questa, per quanto nulla possa considerarsi rassicurante nella vicenda della scomparsa del giovane di Bolzano residente a Milano, avvenuta lunedì scorso, viene considerata dagli inquirenti una buona notizia. Resta, però, l’incognita dell’abbandono dei suoi vestiti che renderebbe più complicata la pista dell’allontanamento come conseguenza di uno stato confusionale. Su indicazioni dei familiari, che partecipano alle ricerche con le guardie di sicurezza del Consorzio di Porto Rotondo, sembra che il ragazzo, considerato forte e prestante fisicamente, non dovrebbe avere particolari difficoltà a resistere per più giorni alla fame e a condizioni di vita estreme. Per quanto riguarda la sua personalità, pare che il 23enne abbia un indole estremamente emotiva al punto da renderlo incapace a gestire eventi negativi. In sostanza, basterebbero anche piccole disavventure per condizionarne il comportamento. Per questo motivo si sta lavorando sulla ricostruzione delle ultime ore prima della sua scomparsa. Lo stesso evento della porta finestra della sua camera, andata in pezzi, (dalla quale il ragazzo sarebbe uscito) potrebbe essere stato un incidente traumatico al punto da aver causato un forte stress capace di provocargli la perdita di contatto con la realtà.
• Lunedì 21 maggio
ore 11:30 Dalla sera di lunedì 14 maggio non si hanno più notizie di Fabrizio Rocca, 23 anni, originario di Bolzano ma residente a Milano dove lavora come informatico. Le ricerche, giunte al settimo giorno, non hanno ancora portato a nulla. A parte i suoi vestiti, comprese le scarpe, abbandonati vicino al suo residence, non è emersa nessun’altra traccia. Il ragazzo ha vagato nudo, con i soli sleep, fino al mare. Le telecamere del Consorzio lo avrebbero inquadrato nei pressi del porto. Da quel momento è come se Fabrizio si fosse volatilizzato. Lunedì mattina era giunto in Sardegna per lavoro. Durante la mattinata e il pomeriggio aveva svolto normalmente il suo compito. Al termine si era recato nel monolocale a lui assegnato ma a tarda sera era uscito con l’intento di recuperare il trolley che aveva dimenticato nell’ufficio dove aveva trascorso l’intera giornata. Ma era tardi e all’interno non c’era nessuno. A quel punto, forse già in stato confusionale, aveva sfondato la vetrata dell’ufficio (non la porta finestra della sua casa, come sembrava in un primo momento) ma il rumore del vetro infranto aveva attirato l’attenzione del direttore del residence che abita a fianco. Vistosi scoperto, il ragazzo era scappato come un fulmine. Da lì a poco, probabilmente vittima anche di una crisi di panico, si svestirà, lasciando sull’asfalto maglietta, felpa, jeans e scarpe.
Purtroppo, più passa il tempo e più si assottigliano le possibilità di ritrovarlo in vita, a meno che, ed è questa la speranza a cui si aggrappano i familiari, non sia riuscito a procurarsi altri vestiti e si sia allontanato volontariamente. Le ricerche continuano, sia per mare che in terra. Tutte le forze dell’ordine, la Direzione Marittima e la Protezione Civile, sono tutt’ora in campo. Con il coordinamento della Polizia di Stato di Olbia, su incarico della Questura, sono stati controllati anche la stazione ferroviaria, il porto e l’aeroporto ma di Fabrizio, un ragazzone di 1,90, nessuno sa più nulla.
• Mercoledì 23 maggio
ore 11:45 Cresce la speranza tra i familiari che Fabrizio Rocca, il giovane scomparso da Porto Rotondo lo scorso 14 maggio, si sia nascosto in una villa disabitata di Porto Rotondo. In questo senso si inquadra l’appello dell’Associazione Penelope che si rivolge ai proprietari di case vacanze nella località turistica non ancora abitate.
“A tutti i proprietari di case e ville a Porto Rotondo attualmente disabitate – recita l’appello – si chiede di poter con la massima urgenza far verificare dai giardinieri, custodi o enti di vigilanza, se all’interno del giardino, della casa, dependance, garage o pertinenza, possa trovarsi rifugiato o nascosto Fabrizio Rocca, scomparso da Porto Rotondo la sera del 14 maggio scorso. Si chiede l’urgente umana solidarietà”.
Grazie, avv. Gianfrancesco Piscitelli, presidente Penelope Sardegna onlus