
★VIDEO★ E’ fuori pericolo e se la caverà con una ventina di giorni di cura l’operaio albanese di 33 anni colpito alla gola con un taglierino, nel corso di una lite, da un collega di lavoro di 39 anni, anch’egli albanese. Le ferite, per quanto profonde, per puro caso, non hanno reciso le arterie come si pensava in un primo momento.
Ma le migliorate condizioni della vittima non hanno lenito la posizione del suo aguzzino arrestato dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Olbia tre ore dopo il fatto di sangue e trasferito nel pomeriggio nel carcere di Nuchis. L’accusa: tentato omicidio aggravato e resistenza. Un suo amico di 39 anni accusato di favoreggiamento e resistenza è stato trattenuto in caserma in attesa della direttissima. Avrebbe aiutato, invano, l’aggressore a nascondersi.
La lite, cominciata per futili motivi ai tavolini di un bar è avvenuta questa mattina intorno alle 7:00 ed è sfociata nel sangue nel parcheggio di un supermercato della centralissima via Vittorio Veneto. Dopo l’aggressione vista la profondità della ferita, l’uomo è stato trasportato in auto da un amico verso l’ospedale mentre l’aggressore si è rapidamente dileguato.
Ma la sua fuga è durata poche ore grazie ad un imponente caccia all’uomo da parte dei Carabinieri di Olbia. Tutte le pattuglie disponibili sono state attivate immediatamente, tra Radiomobile, Sezione Operativa e Stazioni Olbia Poltu Quadu, Olbia Centro e Padru.
L’autore del ferimento è stato rintracciato a Rudalza nei pressi di Porto Rotondo. L’uomo resterà in carcere in attesa della convalida da parte della Procura della Repubblica di Tempio. Di seguito il video dell’arresto: