
È arrivata e si è seduta sul trono, ma dopo la prima canzone (Latin lover) ha passato l’intero concerto da una parte all’altra del palco e a cantare insieme al pubblico di Golfo Aranci. Gianna Nannini si è presa la scena, ha catturato lo sguardo – e gli scatti – di circa venti mila persone sparse per il paese e ha messo su una prova canora da dieci in pagella.
Al centro, ed era inevitabile, i suoi cavalli di battaglia: da “I maschi” a “Fotoromanza”, “Io”, “Sei nell’anima”, “Bello e impossibile”,”Meravigliosa creatura”, “Notti magiche”, con i fan più sfegatati a intonare i ritornelli di ogni brano.
A circa metà concerto arriva la bandiera dei quattro mori che la cantante toscana alza poco prima di cantare “Ragazzo dell’Europa”, accogliendo il polistrumentista Gavino Murgia che accompagna con le launeddas una bella versione di “No potho reposare”. “Peccato che non sono sarda – dice ai microfoni -. Lo vorrei tanto essere”.
La chiusura dei varchi all’arena è scattata pochi minuti prima del concerto durato un’ora e mezza precisa. La Nannini è salita sul palco attorno le 22.10 e ha salutato alle 23.40. Un pienone annunciato per circa venti mila persone provenienti da tutta la Sardegna. Il servizio della Polizia di Stato, del resto delle Forze dell’Ordine, della Polizia Locale e delle tante associazioni di volontariato, ha contenuto l’immensa folla riversata nel paese dal primo pomeriggio. Per evitare ingorghi, malgrado le code inevitabili in ingresso e in uscita, l’Autorità marittima con la fondamentale collaborazione dei militari di Circomare Golfo Aranci, ha disposto la partenza programmata con un’ora di anticipo le navi di Cosica Ferries per liberare l’area del porto.