
★VIDEOINTERVISTA★ Era solo questione di tempo. Dall’ultima radicale pulizia sono trascorsi meno di due anni ma ora la bomba ecologica del campo rom di Sa Corroncedda, alla immediata periferia di Olbia, è esplosa trasformando l’emergenza in un vero allarme sociale. “Da solo il Comune non ce la fa ad arginare il problema, per questo abbiamo chiesto l’intervento del prefetto”, ha detto Nizzi nel corso di una conferenza stampa.
L’inquinamento da rifiuti del campo di Sa Corroncedda ha superato il limite di guardia. Sarà il prefetto di Sassari a stabilire quali uomini e mezzi mettere in campo per risanare tutta l’area che arriva fino alle sponde del fiume Padrongianus.
Intanto il sindaco Settimo Nizzi annuncia che “gli eventi di Capodanno potrebbero saltare. I soldi – ha detto il sindaco – saranno destinati alla bonifica del campo rom e non possiamo escludere neanche un aumento delle tasse sui rifiuti per far fronte alla drammatica situazione”.
Il campo è ormai chiuso. “Restano solo cinque famiglie – ha sottolineato Nizzi – che dovranno trovare una nuova sistemazione mentre sono già schedate e sotto controllo le persone che hanno già lasciato il campo per trasferirsi in altri terreni acquistati da privati. Non sfuggirà nulla perché non è possibile che nel nostro territorio si ripresentino casi di inquinamento drammatici come quelli di Sa Corroncedda”.
Nell’intervista che segue Nizzi parla anche di soluzioni. La più importante la annuncia in chiusura: “Trasformeremo un disastro ambientale in un parco“. Ecco la videointervista: