
Il Tar Sardegna ha accolto il ricorso presentato dalla Ine e annulla l’ordinanza del 16 maggio 2016, con la quale l’Enac aveva chiuso il varco che, tra l’altro, consentiva l’accesso agli immobili attualmente utilizzati da Inps ed Inail e da altri soggetti privati.
La storia dell’accesso pedonale all’aeroporto Costa Smeralda di Olbia attraverso un piccolo cancello era al centro di un’autentica guerra fino a quando, nel 2016 fu interdetto a causa di un provvedimento dell’ENAC, subito impugnato dalla I.N.E. Immobiliare Nord Est Srl.
La sentenza ha sottolineato come il provvedimento impugnato era “ privo di motivazione” e non giustificato, in quanto il varco (autorizzato dal Ministero dei Trasporti fin dal 1993) che consentiva il passaggio tra la zona Inps e l’area aeroportuale, svolgeva un’importante funzione a favore della collettività, perché consentiva l’accesso allo scalo un percorso pedonale molto più breve e sicuro rispetto a quello alternativo, imposto dal 2016 agli utenti dal provvedimento dell’ENAC.
I Giudici del Tribunale Amministrativo hanno anche sottolineato l’anomalia dell’intervento nel giudizio della Geasar (Società che gestisce i servizi aeroportuali), soggetto che aveva un chiaro interesse economico in contrasto con l’azienda ricorrente, in quanto gestiva e gestisce parcheggi a pagamento e i servizi di ristorazione collocati all’interno dell’aerea aeroportuale.
La INE, difesa dagli avvocati Cristina Gatto e Domenica Porcu, annunciano che “in separata sede si discuterà dei danni gravissimi subiti da tutte le attività commerciali che esercitavano nelle aree interessate, molte delle quali si sono viste costrette alla chiusura e al conseguente licenziamento dei lavoratori”.