
Vivere notte e giorno con un rumore costante e insopportabile. Una condizione che, soprattutto d’estate, rischia di diventare devastante per chi la subisce. La vibrata protesta arriva da una decina di famiglie che ha la “sfortuna” di vivere in appartamenti vicini alla centrale frigorifera e alla torre evaporativa di raffreddamento del nuovo ospedale di Olbia.
Una diatriba che, a quando risulta dai documenti, va avanti da anni. Nel 2016, il portavoce del gruppo di cittadini aveva provato a rivolgersi alla Asl di Olbia con una garbata segnalazione allo scopo di porre rimedio contro il rumore definito “intollerabile”. Niente da fare. La richiesta cadde nel vuoto.
Nel 2017 gli stessi si erano anche rivolti alla Polizia Locale di Olbia chiedendo una verifica fonometrica per il controllo dei decibel ma, anche in questo caso l’indagine non portò a nulla perché, a quanto è stato sapere, l’esame non fu completato.
“Siamo davvero stanchi di subire questa situazione – sostengono i residenti delle abitazioni collocate tra la nuova chiesa di san Michele Arcangelo e l’ospedale -. Noi riteniamo che il problema si possa risolvere soprattutto con la buona volontà. Non possiamo continuare a subire quello che definiamo un problema di inquinamento acustico. Per questo motivo chiediamo semplicemente che la Asl ponga rimedio al problema dotando gli impianti di un sistema di insonorizzazione adeguato. Per quanto ancora dovremmo aspettare?”