
★VIDEO★ Dopo 10 giorni lontano dalle loro abitazioni, finalmente, i residenti del condominio Orione possono tornare a casa. La gru della disperazione, colpita dal vento di maestrale lo scorso 9 dicembre non c’è più. E con essa si è dissolto il pericolo di avere sulla testa per una decina di anni una gigantesca spada di Damocle in ferro zincato! La diffida a demolire, imposta dal Comune, non è servita, ma ha consentito il dissequestro della gru. Per tutta la mattinata, infatti, il proprietario, la Spano Costruzioni di Trinità d’Agultu, ha coordinato lo smontaggio.
La modernissima gru, costata circa 100 mila euro, con un solo cantiere di lavoro alle spalle, era stata stata dapprima venduta per 60 mila euro, e poi noleggiata ad una azienda di costruzioni che però, non ha mai onorato il debito. Da allora è cominciato un contenzioso tra la Spano Costruzioni e l’impresa che aveva appaltato i lavori per la realizzazione del condominio.
Come spesso succede, da una parte c’è chi spera di ottenere il pagamento e dall’alta una ditta che accumula debiti su debiti finendo per scoppiare sotto il peso di pressioni economiche ingestibili. Fornitori all’asciutto, dipendenti senza stipendi e responsabili irrintracciabili che lasciano, o meglio, scappano, dalla Sardegna
E in mezzo i residenti ostaggio di un pericolo costante che prima poi avrebbe potuto creare problemi ben più gravi del disagio di stare in hotel per una decina di giorni. La gru non c’è più. E’ stata smontata dagli operai super specializzati di un’azienda di Sassari. Durante la delicata quanto spettacolare scomposizione chirurgica del lungo braccio e della colonna alta circa 30 metri, c’eravamo anche noi e abbiamo girato una clip. Di seguito il video: