
Continua la via crucis professionale dei dipendenti della Sinergest che non sono non hanno visto un euro della tanto sbandierata cassa integrazione antivirus ma da dicembre, vale a dire da quando è scaduto il contratto, poi rinnovato temporaneamente fino ad aprile, non hanno visto la liquidazione (TFR) e in molti neanche sei mesi di 14esima.
“Siamo alla fame – dicono dal porto di Olbia -. É inutile nascondersi dietro un dito. Da quando è scaduto il contratto a dicembre viviamo nella totale precarietà malgrado promesse e proclami. Se avessimo avuto il nostro TFR avemmo almeno potuto tamponare il momento drammatico ma non vediamo un euro dallo scorso anno”.
La cassa integrazione, in effetti, per ora è solo un annuncio dal sapore propagandistico. Gli aiuti per dare una mano ai lavoratori che a causa del Coronavirus non lavorano o vengono impiegati a singhiozzo (come i dipendenti Sinergest) avrebbero dovuto scattare immediatamente ma ancora nessuno ha visto un centesimo.
“Sarebbe sufficiente – dicono i lavoratori – che la stessa Sinergest ci desse quanto ci deve, almeno per barcamenarci, ma per ora non abbiamo avuto nessun segnale in questo senso, Non ci sembra uno sforzo impossibile visto che stiamo parlando di circa venti dipendenti. La Sinergest dovrebbe attivare subito le procedure anche perché domani scadranno i quattro mesi di rinnovo e per quando ci abbiano già rassicurato di un ulteriore proseguo del contratto non possiamo certo lavorare gratis. Confidiamo in un rapido ravvedimento”.
Nel pomeriggio di oggi, mercoledì 29 aprile, abbiamo ricevuto la seguente precisazione:
Gentile direttore, leggiamo sul tuo giornale online di oggi notizie riferite alla situazione in cui ci troviamo noi dipendenti Sinergest. Dal tenore delle dichiarazioni si capisce che provengono da un nostro collega, Sono sicuramente momenti difficili e l’incertezza del nostro futuro è motivo di forte preoccupazione.
Vogliamo però fare alcune precisazioni sulle notizie riportate nel tuo articolo sulla base delle cose a te riferite.
Non è vero che non percepiamo la retribuzione da gennaio, gli stipendi vengono regolarmente pagati.
Sul pagamento del TFR, essendo il rapporto di lavoro ancora in essere, si è convenuto di attendere gli sviluppi dell’affidamento dell’appalto nel mese di giugno.
Certo il ricorso alla Cassa Integrazione riduce il nostro stipendio e genera problemi, per questo il sindacato Cgil ha concordato con la Società che venga attribuita in modo equo. Ti chiediamo di dare evidenza a queste nostre precisazioni, riconoscendoti di essere sempre vicino ai nostri problemi.
Firmato i lavoratori