
“Mamma, chiama i Carabinieri, sono stato minacciato con un coltello, sto arrivando a casa“. Parole pronunciate al telefono da un ragazzo di soli 13 anni che scampa, per un caso fortuito, all’aggressione fisica da parte un 16enne, apparentemente poco lucido, forse ubriaco.
Il fatto accade un paio di giorni fa, intorno alle 19:00, nel centro di Olbia, all’angolo tra via Regina Elena e via De Filippi. Due ragazzi di 13 e 14 anni, in sella alle loro biciclette, decidono di andare in una pizzeria al taglio ma non fanno in tempo.
Tre giovani (tutti 16enni, si saprà successivamente), cantano a squarciagola birretta in mano. Notano i due in bicicletta e si precipitano per fermarli. Uno in particolare, il più esagitato, afferra il manubrio della bici del 13enne: “Tu ora mi dai tutti i soldi che hai e anche la bicicletta”. Glielo ripete più volte fino, viso a viso, finché il più giovane dà uno strattone alla bici che lo fa cadere sull’asfalto.
È in questo frangente che il 16enne, rialzandosi, tira fuori un coltello. Non apre la lama ma continua a sfidare e minacciare la sua vittima alzando la voce: “Ti ho detto che mi devi dare i soldi e la bicicletta”. Poi, in un attimo, tutto cambia. Per fortuna.
In fondo alla via, due luici lampeggianti di un’ambulanza vengono scambiati per quelli di una volante. “La Polizia, scappiamo”. In pochi secondi i tre si dileguano tra le vie del centro. È allora che il 13enne, ancora sotto choc, telefona alla mamma.
L’epilogo della brutta avventura si consuma nella caserma dei Carabinieri di Olbia con la denuncia di quanto è successo alla presenza dei genitori dei due ragazzi. I militari, si attivano immediatamente e l’aggressore viene identificato nel giro di un’ora. Con tutta probabilità, il 16enne, che dovrà rispondere del reato commesso, sarà affidato ai Servizi sociali.