
Sono mesi che vive in questa situazione e, a guardare le foto che documentano ruspe e macchinari pesanti a poco più di un metro dall’ingresso della sua casa al pianterreno, verrebbe da chiedersi se non si tratti di un dispetto. Ovviamente, non è così, ma il cantiere di via Val d’Aosta a Olbia, nel quartiere Baratta colpito a più riprese da alluvioni e allagamenti, costringe a una vita da incubo la famiglia che abita al civico 31.
“Non solo viviamo in mezzo alla polvere e ai rumori infernali quando l’impresa lavora ma la mia sensazione è che più passa il tempo e più si allontana la fine”, dice sconsolata la proprietaria della casa che si affaccia sul cratere in cui confluisce un groviglio di tubi, pozzetti e condotte, sempre più inestricabile.
“Veramente non ne possiamo più – aggiunge -. Dopo un primo momento di euforia dovuto al fatto che finalmente si cominciava a lavorare a fondo sul problema idraulico del quartiere, ora resta la desolazione. Passano giorni in cui non si vede nessuno e i tempi, inevitabilmente, si allungano. Mi chiedo quanto riusciremo a resistere in questa situazione che si riflette sulle nostre menti e condiziona il nostro equilibrio”.