
Si è svolta nei giorni scorsi la visita al Tribunale di Tempio Pausania della prima commissione del Consiglio Superiore della Magistratura, presieduta dal togato di Autonomia e Indipendenza Sebastiano Ardita e composta dal togato di Magistratura Indipendente Antonio D’Amato, dal laico Filippo Donati e dalla consigliera della Unicost Concetta Grillo.
Il giudizio della prima commissione è lapidario: “L’ufficio giudiziario di Tempio vive in una condizione da terzo mondo”.
“L’ambiente giudiziario versa in condizioni disastrose dal punto di vista strutturale, ambientale e delle risorse” – spiegano i Consiglieri del Csm – con ricevute di ritorno delle notifiche conservate in scatole per scarpe, sistemi informatici poco implementati o assenti, aule fatiscenti in un palazzo di giustizia collocato in una vecchia scuola”.
Infine, i Consiglieri citano gli scandali giudiziari che hanno colpito il tribunale gallurese dove “all’indomani di gravi scandali che hanno portato all’allontanamento di alcuni giudici, sono stati inviati giovani magistrati impegnati ad affrontare cause delicate avendo fino a duemila pendenze sul ruolo”.
È di pochi giorni fa la notizia dell’assegnazione da parte del Ministero di cinque nuovi magistrati (tre al Tribunale e due alla Procura) per tentare di fare fronte alle gravissime carenze di quello che, per carico di lavoro, è il terzo tribunale della Sardegna dopo Cagliari e Sassari.