
«Mi sembra assurdo ed esagerato, vietare ai bambini di imparare i canti natalizi riconducibili alla religione cristiana. Evitare di fare il presepe o impedire ai bambini di intonare i canti natalizi equivale a eliminare un pezzo della nostra cultura e delle nostre tradizioni e lo trovo inaccettabile». Così si esprime il Sindaco Giuseppe Fasolino in merito alle notizie che vedrebbero la dirigente scolastica vietati i canti i canti natalizi legati alla religione cristiana.
«Ritengo – incalza il Sindaco – paradossale la decisione del dirigente scolastico di opporsi alla proposta di festeggiare il Natale a scuola, insegnando ai bambini le canzoncine per Gesù Bambino. È un diniego che nulla ha a che fare con l’integrazione, con i fatti di Parigi, anzi, genera ulteriore confusione nei bambini».
«Il Natale dovrebbe essere un’occasione per unire, non per dividere e questo “stravolgerlo” non va certo in questa direzione, anzi concorre ad esasperare ancora di più gli animi, infatti questa presa di posizione non ha mancato di suscitare molte polemiche in paese e sono tanti i genitori allibiti e pronti a dare battaglia al dirigente scolastico che ha vietato i canti religiosi ai loro figli».
«Tutti devono – conclude Fasolino – poter essere liberi di celebrare il Natale. E nulla vieta di insegnare ai bambini la diversità delle altre fedi, ma senza per questo cancellare la nostra, di questo passo altrimenti vieteremo ai bambini di disegnare anche la natività o soprattutto per coerenza dovremmo tenere aperta la scuola il 25 dicembre».