
Si aggrava di giorno in giorno la situazione della raccolta di Umido (FORSU) nel territorio di Olbia e degli altri tredici comuni che conferiscono nella discarica di Spirtu Santu gestita dal Cipnes. Dopo l’allarme lanciato dagli amministratori due giorni fa in seguito al taglio della capienza imposto dalla Provincia (da 417 a 240 tonnellate la settimana), il Comune di Olbia ha adottato una delibera di Giunta in cui dichiara lo stato di emergenza ambientale.
In buona sostanza, come dichiarato dai sindaci durante la riunione straordinaria tenutasi nei locali dell’ex Provincia di Olbia Tempio, se non si dovesse ripristinare la soglia di 417 tonnellate la settimana, la norma vieterà al Cipnes di raccogliere l’umido organico oltre le 240 tonnellate. Tutto ciò che supera la soglia dovrà essere spedito a Villacidro. Una situazione definita improponibile per costi e rischi ambientali.
Per questo motivo le 14 municipalità galluresi, all’unisono, adotteranno la stessa delibera di Giunta per fare fronte comune a favore del ripristino della soglia di 417 tonnellate in modo da continuare a utilizzare la discarica gestita dal Cipnes.
Considerato che l’impossibilità di conferire in impianto la frazione organica prodotta sta provocando una situazione ormai insostenibile – si legge nel dispositivo – stante il fatto che i rifiuti putrescibili sono allo stato attuale stoccati su cassoni e scarrabili presso gli ecocentri o direttamente sui camion. Il permanere di tale situazione, viste anche le alte temperature, provocherà certamente nell’immediato problemi di natura igienico sanitaria a causa della attivazione dei fenomeni di fermentazione del FORSU con conseguente produzione di gas maleodoranti e e nocivi per la salute pubblica.
Dato atto che in data 07.06.2018, presso la sede di Olbia della Provincia di Sassari si sono riuniti i sindaci dei comuni conferenti la FORSU all’impianto CIPNES e dell’Amministratore Straordinario della Provincia di Sassari, che hanno manifestato una forte preoccupazione in merito alla grave situazione in atto evidenziando, al contempo, che il conferimento della FORSU in altro ambito territoriale comporterebbe costi insostenibili per la collettività, oltre a un disequilibrio di bilancio essendo già state approvate le tariffe TARI dei Comuni;
Per le motivazioni indicate: di dichiarare lo stato di emergenza ambientale nel territorio comunale, per la gravissima situazione derivante dall’impossibilità di conferire la Frazione Organica dei Rifiuti Solidi Urbani (FORSU), proveniente dalla raccolta differenziata, un ambito territoriale di prossimità, con una situazione potenzialmente pericolosa per la immediata incolumità delle persone e/o dell’ambiente che richiede interventi eccezionali ed urgenti.
di chiedere al Presidente della Regione Sardegna, all’Assessore Regionale dell’Ambiente e all’Amministratore Straordinario della Provincia di Sassari di porre in essere tutte le attività necessarie per riportare alla normalità la gestione del servizio e garantire l’autosufficienza del trattamento della FORSU in ambito territoriale, rinnovando l’autorizzazione al trattamento FORSU del CIPNES autorizzato con Determina Provinciale n. 430/2013, nel limite settimanale di 417 tonnellate consentendo altresì la biostabilizzazione dell’eccedenza a tale capacità, ossia 417, t/sett. per i picchi di produzione estiva così come avvenuto negli ultimi 5 anni;