
”It’s right to be woman” (È giusto essere donna) è il titolo dell’evento, organizzato dall’Associazione Prospettiva Donna Onlus e il Coordinamento Donner SPI-CGIL, dedicato alla sensibilizzazione sui temi dei diritti umani e della violenza di genere in programma il 25 novembre a Olbia.
L’iniziativa, nata grazie alla collaborazione tra scuole, Fondazione Pangea onlus, e il patrocinio dell’assessorato alla Cultura e alla Pubblica Istruzione del comune di Olbia e della Regione Sardegna, si terrà lunedì 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, presso la Sala Expò di via Porto Romano.
A partire dalle ore 9,30 e fino alle 13,00, protagonisti della manifestazione saranno gli studenti dell’ITCT Panedda, dell’Istituto tecnico professionale Amsicora, del Liceo artistico De Andrè, del Liceo scientifico Mossa e del Liceo classico Gramsci.
“Noi di Prospettiva Donna – ha dichiarato Patrizia Desole, presidente dell’associazione – riteniamo sia necessario unire le forze, partendo dalle nuove generazioni per mettere a sistema un lavoro portato avanti negli anni dai ragazzi e dalle ragazze delle scuole, dalle numerose associazioni cittadine, dalle attiviste e dagli attivisti impegnati sul tema dei diritti umani, restituendo valore alle peculiarità di ciascuno”.
Dopo i saluti dell’assessora alla Cultura e alla Pubblica Istruzione Sabrina Serra e la presentazione dei lavori degli studenti, interverranno Patrizia Desole, presidente dell’associazione Prospettiva Donna Onlus, Luca Lo Presti, presidente della Fondazione Pangea Onlus, Luisa Di Lorenzo, segretaria generale della CGIL Gallura, Rita Soro, responsabile provinciale Donne SPI-CGIL Gallura.
L’evento del 25 novembre sarà la prima tappa di un percorso finalizzato alla creazione di un laboratorio che metta al centro i diritti umani. “Puntiamo a fare in modo che Olbia diventi a pieno titolo città guardiana dei diritti umani e, quindi, dei diritti delle donne – ha detto Patrizia Desole -. L’idea è quella di creare uno spazio, non solo simbolico, ma anche fisico in cui progettare su questo tema e creare ponti di solidarietà”.