
Se non ci saranno novità sostanziali, tra meno di un mese Alitalia inizierà ad operare i voli della continuità territoriale da Olbia per Roma e Milano. Le prime storiche rotte con cui Alisarda, nel 1963, iniziò la sua storia ultracinquantennale, rischiano anche di rappresentare l’ultimo atto della compagnia sarda. E mentre la data del 1° aprile si avvicina cresce la preoccupazione dei lavoratori e dei rappresentanti sindacali di Air Italy.
Dopo la lettera di CGIL, Uiltrasporti e UGL inviata al general manager Rossen Dimitrov il primo marzo scorso con la richiesta urgente di un incontro per via di “un crescente livello di tensione sociale che rischia di degenerare anche considerato i riflessi diretti determinati da quest’azienda nell’economia del territorio sardo”, i sindacati ritengono “non più rinviabile un forte segnale delle istituzioni nazionali e regionali a tutela dei livelli occupazionali della Sardegna, che non possono essere delocalizzati in Lombardia in ossequio al nuovo assetto politico regionale”.
Il terribile scenario che si determinerebbe – si legge nella nota di Fit-Cisl e Uiltrasporti e Anpav territoriali – qualora fosse confermata la perdita delle rotte da Olbia da parte di Air Italy, deve indurre il MiSe – a cui rispondono i commissari della compagnia ex di bandiera – a favorire un’immediata composizione transattiva del contenzioso amministrativo, i cui lunghissimi tempi, a prescindere dall’esito, non potranno che determinare la perdita dei circa seicento posti di lavoro olbiesi di Air Italy, oltre ai mille dell’indotto.
La scorsa settimana il MiSe e il Mit hanno aperto un tavolo per verificare il reale interesse di Air Italy ad operare quelle rotte. A quel primo incontro avrebbe dovuto seguirne immediatamente uno nuovo che, però, non è stato ancora convocato. Pertanto le scriventi Organizzazioni Sindacali chiedono che sia dato coerente seguito agli impegni presi dai rappresentanti del Governo e che venga immediatamente convocato l’incontro che, con la loro mediazione, dovrà portare ad una soluzione che permetta ad Air Italy di non chiudere la sua storica base sarda”.