
“L’approvazione della legge di Bilancio 2017 ha riservato un’ulteriore brutta sorpresa per le finanze dei Comuni che combattono su due fronti: contro l’erosione dell’autonomia contributiva e i contemporanei tagli ai trasferimenti statali”. E’ l’estrema sintesi illustrata durante l’ultimo Consiglio comunale dell’anno dall’assessore Michele Fiori nell’esposizione del documento di Bilancio per il 2017/2019 approvato dal Consiglio Comunale di Olbia con i voti dei 17 consiglieri di maggioranza presenti (7 contrari).
In attesa di vedere le voci di bilancio che verranno esaminate in un prossimo passaggio in Giunta, giusto per tirare due somme, il Comune di Olbia amministrerà circa 127 milioni di euro. 45 milioni provengono da entrate fiscali (al netto di Tasi e Imposta di soggiorno tagliate dal Governo) le cui voci più importanti riguardano la Tari (17 milioni) e l’Imu (15 milioni). Ben 4 milioni sono, invece, i soldi che l’amministrazione conta di recuperare dall’evasione fiscale.
Bocciati come era ampiamente prevedibile, con qualche apertura per quanto riguarda le terme agli anziani, i 4 emendamenti dell’opposizione. Bocciatura scontata in “quanto blindata – secondo il consigliere Davide Bacciu – da un’opposizione che non vuole discutere e si rifiuta di ascoltare anche i consigli dettati dal buonsenso” .
“La chiusura della maggioranza è evidente oltre che ermetica – dice la pentastellata Teresa Piccinnu -. Non è vero che i componenti di Forza Italia ascoltano le nostre istanze. La maggioranza arriva in Consiglio già indottrinata a prescindere da qualsiasi voce dissonante”.
Come si sa, il Comune di Olbia, per via della legge finanziaria, non applicherà la Tasi né l’Imposta di soggiorno (come del resto era accaduto alla precedente amministrazione).
“Rispetto al 2016 – ha detto Fiori rispondendo alle accuse di tagli indiscriminati da parte della minoranza – sono previsti 16 milioni in meno nelle casse dell’Amministrazione. Nel dettaglio vorrei chiarire che nel settore della Polizia Locale non ci sono tagli oltre le spese informatiche; sulle scuole si tratta di tagli agli arredi e agli impianti fotovoltaici, oltre questi, come sono state tagliate lo scorso anno, purtroppo abbiamo dovuto rinunciare anche noi alle borse di studio”
Sono 4 milioni di entrante in meno (circa 1 milione è stato recuperato da un contenzioso pendente a favore del Comune) ma per Fiori “non esiste alcun buco di bilancio. Rimarranno – rimarca l’assessore – le riduzioni per le aliquote Imu alla cui copertura si provvederà attraverso la rivisitazione di alcune spese come la rinuncia da parte degli assessori al telefono di servizio e ai rimborsi delle spese di missione”.
Un taglio che non si può definire determinante (si parla di diverse migliaia di euro l’anno), ma insieme ad altre voci informatiche, sembra sia stato fortemente “suggerito” dal sindaco Settimo Nizzi.