
Con una nota diffusa in tarda mattina il comune di Olbia annuncia la proroga di un anno per le concessioni demaniali. Il sindaco Nizzi, da sempre contrario a qualsiasi possibilità di prolungamento delle concessioni in riferimento alle leggi europee, sostiene che si tratta di una “proroga tecnica. Un atto amministrativo firmato dal dirigente competente”.
“La finalità della determina è quella di garantire i servizi sulle spiagge anche durante il tempo tecnico necessario al completamento dell’iter di approvazione del PUL e alla predisposizione dei bandi di gara ad evidenza pubblica, in linea con quanto previsto dalla normativa europea”.
Il rilascio della proroga ai singoli concessionari, naturalmente, è subordinato alla verifica del mantenimento dei requisiti in relazione al corretto utilizzo della concessione demaniale ed alla regolarità di pagamento dei canoni e delle polizze fideiussorie.
“Il commento – conclude la nota – non può che essere positivo nonostante le tensioni, ben comprensibili, da parte degli attuali concessionari. Il tempo di un anno ci pare congruo perché lo Stato e le Regioni possano verificare ipotesi normative diverse con l’Unione Europea”.
Come è noto, il sindaco di Olbia, sin dal primo momento, citando ripetutamente le normative europee, aveva sostenuto l’impossibilità di giungere a compromessi. La soluzione, giunta l’ultimo giorno dell’anno e dunque alla scadenza naturale delle concessioni, di certo, non accontenta il settore balneare nella sua totalità che puntava alla proroga di 15 anni messa in campo dalla Regione Sardegna attraverso l’assessore regionale dell’Urbanistica Quirico Sanna.
Sanna, appresa la posizione del comune di Olbia, si limita ad un laconico commento: “Non è sostenibile. La legge nazionale dice altro”.