
Le bellezze di Olbia in mezzo a quelle di tutta Europa. E’ andata così pochi giorni fa, quando l’associazione ArcheOlbia ha partecipato alla Borsa mediterranea del turismo archeologico svoltasi a Paestum dal 15 al 18 novembre. Quattro giorni di incontri, conferenze, tavoli di confronto tra operatori turistici ed espositori.
L’associazione olbiese ha realizzato una joint venture tra l’agenzia Smeralda tour di Porto San Paolo e il Museum, il sistema museale della diocesi di Tempio-Ampurias. Un’esperienza utile e da cui trarre diverse risposte, come afferma la stessa Durdica Bacciu, presidente di ArcheOlbia. “Abbiamo proposto i nostri itinerari culturali, archeologici ed enogastronomici, dai colloqui è apparso che la Sardegna sia poco conosciuta ai tanti e i pochi che la conoscono la apprezzano solo per il mare – ha commentato -, ma tanti dei nostri interlocutori sono rimasti stupiti, man mano che venivano a conoscenza delle bellezze archeologiche della nostra regione”.
La basilica di San Simplicio è stata la protagonista per quanto riguarda il territorio di Olbia, con il suo Museum Civitatense, ma si è parlato anche del pozzo sacro, della tomba dei giganti, del castello di Pedres e dell’acquedotto romano. “Un buon risultato finale, carico di rosee prospettive per noi e per i nostri collaboratori”: la sintesi dell’esperienza in Campania.