
In una “lettera a aperta” inviata al sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, Il Comitato di salvaguardia idraulica “Fuori l’acqua da Olbia”, a firma del coordinatore Felice Catasta, ribadisce la propria contrarietà alla realizzazione del Piano Mancini e invita il primo cittadino a resistere alle pressioni della Regione che vorrebbe “favorire le progettazioni scaturite dalla proposta Mancini, che Lei (Nizzi, ndr) ha più volte detto di non gradire”. Di seguito la nota.
“Questo Comitato ha accolto molto positivamente sia il Convegno del 7 ottobre, che il contenuto della sua intervista ad Olbianova circa la posizione che il Comune intenderebbe assumere riguardo alla richiesta dell’Assessore ai LL. PP. della Regione Sardegna On.le Paolo Maninchedda.
Venuti a conoscenza della lettera del 22/04/2016 con la quale la RAS, Servizio Valutazione Ambientale, accordava sei mesi di tempo per il perfezionamento della procedura;
Avuta notizia, nel corso della Conferenza di venerdì scorso, dell’intenzione dello stesso Assessore Maninchedda di nominare un Commissario ad acta, nel caso in cui il Comune di Olbia non ottemperasse entro i termini al completamento della VIA, esprimiamo, in merito, la nostra piena condivisione alla Sua decisione di resistere alla tendenziosa richiesta dei competenti Uffici della RAS tendente, è più che evidente, a far “chiudere”subito la pratica, così da favorire le progettazioni scaturite dalla proposta “Mancini”, che Lei ha più volte detto di non gradire.
Stante la nostra contrarietà a quel Piano in completa antitesi con l’ipotesi da noi auspicata, quella dei canali scolmatori esterni che sfocerebbero nel Golfo di Cugnana a Nord, nel Rio Padrongianus a Sud, si coglie l’occasione per segnalare che questo Comitato continua a preferire la proposta dei canali senza vasche di laminazione.
Al riguardo ribadiamo alcune delle motivazioni che ci hanno orientato verso quest’ultima soluzione, peraltro rafforzate dall’andamento del Convegno del 7 ottobre.
In particolare:
La confermata esigenza della VAS, della VIA e del Piano del Rischio, ritenute preventivamente imprescindibili;
L’approfondimento delle problematiche correlate alla stima delle opere a cura del professor Mancini, ma anche a quelle del professor Pagotto e dell’ingegner Arnone, che appaiono sottostimate, se solo si pensa che, all’importo del Progetto Mancini (122,5 M €) vanno aggiunti i costi dei ponti ferroviari da demolire e ricostruire (n. 9), delle strade e relativi sottoservizi, nonché quelli degli espropri; ugualmente per quanto riguarda la soluzione del professor Pagotto (60 M € esclusi gli espropri), non si capisce come possa costare meno di quella dello Studio d’Equipe (89 M € compresi gli espropri), nonostante quest’ultima preveda 2Km in meno di canali scolmatori e non contempli la realizzazione di alcuna vasca di laminazione. Vasca, quella prevista dal professor Pagotto che interessa ben 200 ettari di terreno irriguo infrastrutturato di superficie allagabile e anche questa adiacente a zone edificate … non è certamente poco!
Riferito il nostro punto di vista circa il convegno, della Sua posizione nei riguardi di Maninchedda, non resta che auspicare una proficua prosecuzione allargata del confronto sulle proposte in campo, privilegiando sempre quella che tiene “l’acqua fuori da Olbia”. Confronto che a nostro parere ha già sortito importanti risultati, quale quello derivante dalla conosciuta disponibilità delle Università sarde di collaborare col Comune di Olbia per far sintesi sul meglio dei progetti sotto esame da parte dei responsabili regionali della VIA. Tale disponibilità verrebbe, così ,anche a soddisfare quanto disposto dalla delibera del Consiglio Comunale n. 94 del 05 settembre scorso al comma 3 che
recita: “di procedere, a tal fine, entro e non oltre il termine di trenta giorni dalla presente deliberazione, all’avvio della procedura di evidenza pubblica, nel rispetto delle disposizioni di cui al D.Lgs.50/2016, finalizzata al conferimento a professionisti di comprovata esperienza nel settore delle sistemazioni idrauliche e di bacino, degli incarichi di studio e per la redazione degli elaborati progettuali finalizzati alla verificare della fattibilità tecnica ed economica delle possibile alternative progettuali al progetto delle Opere di mitigazione già approvato dal Consiglio Comunale”
L’auspicio, dunque, è quello di incoraggiarla nell’ azione intrapresa, puntando a creare le migliori condizioni in vista delle soluzione che il Consiglio Comunale sarà chiamato ad adottare.
Nel frattempo raccomandiamo, con ogni urgenza possibile, di eliminare i “tappi” che ostacolano il deflusso delle acque a mare, di demolire le opere palesemente improprie e di provvedere, sempre tempestivamente, alla manutenzione ordinaria e straordinaria di tutti i canali, compresi quelli extraurbani.
Infine ci permettiamo di ricordare che è sempre pendente al TAR il ricorso presentato da un gruppo di nostri concittadini destinatari di esproprio per la realizzazione delle opere previste dal piano Mancini. Ricorso ” finalizzato all’ annullamento, previa sospensiva, della deliberazione n. 25 /16 del Consiglio Comunale di Olbia, adottata l’ 8 marzo 2016 , avente ad oggetto “opere di mitigazione del rischio idraulico – controdeduzioni alle osservazioni”
Confidando nella Sua capacità di tutelare l’interesse dei cittadini di Olbia a vivere in una città messa in sicurezza dal rischio idraulico, Le porgo, a nome dell’intero Comitato e mio personale, i più cordiali saluti e gli auguri di un buon lavoro nei prossimi impegni “romani” per la mitigazione del rischio idraulico di Olbia”.