
★VIDEO★ Un ingente quantitativo di coltelli modello “pattadesa”, apparentemente simili a quelli prodotti artigianalmente nella famosa località dei coltelli, Pattada, è stato sequestro poiché proveniva dal Pakistan. I militari anche rinvenuto fogli manoscritti che accompagnavano la merce esposta in vetrina, che inducevano a ritenere i prodotti, denominati “Pattada” di produzione artigianale e muniti di garanzia. L’intera operazione ha consentito il sequestro di 1.573 coltelli (dei quali 592 provvisti di custodia in pelle) recanti il marchio riproducente la testa di un Muflone e la scritta “pattadesa”.
In particolare, i “Baschi Verdi”, nel corso di una serie di controlli volti alla prevenzione e repressione degli illeciti in materia di commercio e tutela del consumatore, hanno intercettato alcuni colli, trasportati da uno spedizioniere e destinati ad un noto esercizio commerciale di Golfo Aranci operante nel settore della vendita al dettaglio di gioielli, souvenir, articoli da regalo e prodotti dell’artigianato locale. I preliminari accertamenti effettuati sulla documentazione che accompagnava i pacchi, hanno spinto gli operatori della Finanza guidati dal colonnello Marco Salvagno di approfondire i controlli.
Alla presenza del destinatario del carico, i militari hanno ispezionato i colli che risultavano contenere oltre 690 coltelli, modello “Pattadesa”, di varia tipologia e misura. I coltelli, che si presentavano simili agli originali tanto da indurre in errore un normale acquirente, erano stati acquistati ad un prezzo di circa 5 euro cadauno e sarebbero stati rivenduti a prezzi che oscillavano tra i 30 ed i 70 euro. I successivi controlli hanno consentito il rinvenimento di un ingente quantitativo di coltelli, parte dei quali già esposti per la vendita ed altri depositati nei magazzini di pertinenza.
La responsabile, un imprenditrice sassarese di anni 54, T.E., è stata deferita alla competente Autorità Giudiziaria di Tempio Pausania per il reato di frode in commercio. L’operazione in argomento, finalizzata alla tutela di una delle eccellenze del nord dell’isola maggiormente riconosciute a livello internazionale, testimonia l’impegno della Guardia di Finanza nella tutela del consumatore finale e degli altri operatori del settore che da tale concorrenza sleale ricevono un ingente danno sotto il profilo economico e commerciale. Di seguito il video del sequestro: